Calamaio: differenze tra le versioni

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Il '''calamaio''', derivato dal [[greco antico]] ''calamos'' (καλαμος), è un piccolo recipiente <ref>[http://www.sapere.it/enciclopedia/calam%C3%A0io.html voce del dizionario di calamaio]</ref>, spesso di [[vetro]], [[porcellana]], [[argento]], [[ottone (lega)|ottone]] o [[peltro]].
 
Posto vicino alla persona che deve scrivere, contiene l'[[inchiostro]] utilizzato per la scrittura per mezzo del ''[[calamo'']] o penna rappresentata da un'asticella appuntita o da una estremità di una [[Penna d'oca|penna di un grande uccello]] o da un [[pennino]] infisso su di un'asticella.
 
Il calamaio serve anche per contenere l'inchiostro per riempire le [[penna stilografica|penne stilografiche]].
 
L'[[inchiostro]] contenuto nel calamaio è un liquido colorato (spesso nero) con vari [[Pigmento|pigmenti]] quali: [[nerofumo]], bacche vegetali, minerali vari, con il quale si tracciano i segni ideografici o sillabici su superfici sottili, di colore chiaro o bianco, quali i papiri, la carta o la pergamena.
 
Un calamaio spesso ha un coperchio per evitare l'[[evaporazione]], la fuoriuscita accidentale o l'eccessiva esposizione all'aria dell'inchiostro.