Elisabetta Cristina di Brunswick-Wolfenbüttel: differenze tra le versioni

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A tredici anni fu fidanzata con l'arciduca [[Carlo VI del Sacro Romano Impero|Carlo d'Asburgo]], figlio dell'imperatore [[Leopoldo I del Sacro Romano Impero|Leopoldo I]], grazie alle negoziazioni diplomatiche intercorse tra suo nonno, il duca [[Antonio Ulrico di Brunswick-Lüneburg]], e la cognata di Carlo, [[Amalia Guglielmina di Brunswick e Lüneburg]].
 
Iniziamente Elisabetta Cristina, fervente [[protestante]], rifiutò le nozze poiché esse implicavano l' inevitabile conversione al [[Cattolicesimo]], necessaria per sposare un principe della [[Casa d'Asburgo]]. La sua conversione fu frutto dell'opera di convincimento del teologo luterano Johann Fabricius, cui si era rivolto il Duca Antonio Ulrico. A tal fine, egli redasse un parere in cui affermò che tale conversione non avrebbe contrastato con la volontà divina. Poiché Dio, secondo Fabricius, desiderava dare Elisabetta Cristina alla Spagna (all'epoca Carlo rivendicava la successione spagnola) Elisabetta Cristina come sua regina, e poiché tale Paese era cattolico, era non peccaminoso convertirsi al cattolicesimo. Sulla base di questo parere,dopo molte proteste, alla fine la principessa capitolò e il [[1º maggio]] [[1707]] si convertì ufficialmente a [[Bamberga]].
 
Al tempo delle nozze, Carlo stava combattendo per i propri diritti di [[Guerra di successione spagnola|erede al trono di Spagna]] contro [[Filippo V di Spagna|Filippo di Borbone]] e per tale motivo risiedeva a [[Barcellona]]. Elisabetta Cristina arrivò in Spagna nel [[luglio]] del [[1708]] e il [[1º agosto]] furono celebrate le nozze con l'arciduca Carlo nella [[chiesa di Santa Maria del Mar]] a Barcellona. In quello stesso anno, ella fondò l'[[Ordine dell'amore verso il prossimo]], di cui fu Gran Maestra.