Giullare: differenze tra le versioni

Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
Nessun oggetto della modifica
Riga 42:
 
===Il costume medioevale===
Il [[bestiario]], come catalogo dell’immaginario [[mostro|mostruoso]], interviene nel suggerire spunti e forme per rappresentare mostri e [[diavolo|diavoli]]. Ma i diavoli intervengono anche nelle [[Sacra rappresentazione|rappresentazioni sacre]], le cosiddette [[Lauda drammatica|Laudi drammatiche]], in cui la [[Chiesa (istituzione)|chiesa]] organizzava [[spettacolo teatrale|spettacoli]] riguardanti motivi [[religione|religiosi]] che spesso si confondevano con la [[mitologia]] e le suggestioni pagane (si ricorda che è di questo periodo la stessa invenzione del [[Purgatorio]], poi accettata dalla Chiesa, a testimonianza del fatto che la creatività potesse interferire nella [[dottrina (religione)]] stessa).
Accanto ai costumi usati dai [[chierico|chierici]] che spesso consistevano in una [[dalmatica]] per i [[personaggio|personaggi]] più importanti, queste lunghe tuniche dalle ampie maniche di [[lino (fibra)|lino]] o [[seta]]. Così Dio poteva vestire da [[papa]], gli [[angelo|angeli]] con una dalmatica e il [[popolo]] con tuniche semplici. La laude drammatica e le sacre rappresentazioni non avevano grande interesse al [[realismo]] né alla veridicità storica dei costumi: nelle Laudi era quindi comune l’utilizzo di abiti contemporanei ma anche di costumi da diavoli e mostri, per aumentare l'effetto spettacolare; gli [[attore|attori]] che impersonavano queste figure negative godevano di più ampia licenza nel [[linguaggio]] come nelle movenze, rispetto al comune senso del [[pudore]], perché più appropriato alla parte incarnata.