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==Storia==
 
Paganica sorse negli anni della [[Roma repubblicana]] in quel territorio dove recenti studi archeologici segnano il confine tra i due [[popoli italici]], [[Sabini]] e [[Vestini]], presenti nella conca tra le catene del [[Gran Sasso]] e del [[Sirente]]-[[Monte Velino|Velino]]. Nel suo territorio, nei secoli successivi, si snodava la [[Via Claudia Nova|Claudia Nova]], via che dalla splendida città sabina di [[Amiternum]] - patria di [[Sallustio|Caio Crispo Sallustio]] “''primus in historia''” - congiungeva la città vestina di [[Peltuinum]] e quindi [[Aufinum]] ([[Ofena]]), nei cui pressi circa 70 anni fa veniva rinvenuta la statua in pietra di [[Nevio Pompuledio]] (VI secolo a.C.), meglio nota come [[Guerriero di Capestrano]], fino a congiungersi con la [[Tiburtina Valeria]] e l'[[Adriatico]]. In un’area dove i popoli italici preesistenti alla nascita di Roma vantavano una fiorente civiltà, come per le [[necropoli]] di Paganica-[[Bazzano]] e [[Fossa (Italia)|Fossa]], con i reperti rinvenuti nell'ultimo decennio (migliaia di tombe a tumulo e a camera risalenti fino al XII secolo a.C.), testimoniano gusti raffinati e relazioni che andavano ben oltre i confini dei [[Piceni]], lungo le vie dell’ambra. Molto interesse hanno destato le affinità tra il Guerriero di Capestrano e le statue funebri di principi guerrieri rinvenute nei pressi di [[Francoforte sul Meno]] in [[Germania]], a [[Glauberg]] e [[Hirschlanden (Ditzingen)|Hirschlanden]] ([[Guerriero di Hirschlanden]]), per le fattezze meno raffinate di quelle espresse in Nevio Pompuledio, come per il contesto del rinvenimento in [[tumuli]] circolari.
 
===Le origini ===