Diavoletto di Maxwell: differenze tra le versioni

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c'era scritto che con dieci particelle il tempo di ricorrenza sarebbe maggiore dell'età dell'universo, mentre Boltzmann aveva stimato quel tempo con una mole (<math>N_A<math>) di particelle.
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In base al [[teorema di ricorrenza]] di [[Henri Poincaré]], esiste una probabilità non nulla che il sistema descritto, in un tempo sufficientemente lungo, evolva spontaneamente verso lo stato finale che sarebbe prodotto dall'azione del "diavoletto"<ref>Guido Gentile, [http://www.mat.uniroma3.it/users/gentile/FM3/testo/cap16.pdf ''Meccanica lagrangiana e hamiltoniana'', cap 16. Meccanica Hamiltoniana], pp. 149-151, [[Università Roma 3]]]</ref>.
 
Sebbene questa previsione sembri contraddire il [[secondo principio della termodinamica]], va considerato tuttavia che il tempo di ricorrenza può essere talmente lungo da vanificare qualsiasi tentativo di verifica sperimentale. In effetti, [[Ludwig Boltzmann]], rispondendo alle critiche di [[Ernst Zermelo]] su questa apparente contraddizione tra meccanica e termodinamica, stimò il tempo di ricorrenza per un sistema di <math>N_A</math> particelle pari circa <math>e^{N_A}</math> secondi. Quindi, anche solo con qualcheuna decinamole di particelle, il tempo richiesto dal teorema sarebbe ben maggiore dell'[[età dell'Universo]].
 
==Bibliografia==