Zopolo: differenze tra le versioni

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Lo scafo dello zopolo veniva ricavato da un unico tronco di [[pino rosso]] o di [[pino marittimo]], escavato ad [[ascia]] fino ad ottenere uno spessore medio di 5-8 [[centimetro|cm]], al quale venivano aggiunte due tavole di legno laterali per alzarne i bordi e aumentare la possibilità di carico. Ne risultava uno scafo a pianta rettangolare, mediamente lungo 7 [[metro|m]], largo 0,70 m e alto 0,60 m, all'incirca. A ¾ della lunghezza, nella parte posteriore, veniva montata una traversa di circa 5 m, le cui estremità terminano con le forcole che consentono la manovra dei remi, lunghi oltre sei metri, per la voga in piedi. I remi venivano utilizzati per piccoli spostamenti e, soprattutto, per dare grande stabilità al natante durante le operazioni di pesca. In occasione di trasferimenti lunghi, la navigazione veniva aiutata da una piccola vela quadra.
 
Dato il primitivo sistema di costruzione, le origini dello zopolo si pensano antichissime, ben più delle sue prime menzioni scritte che risalgono al [[XIII secolo]], per opera di [[Marin Sanudo il vecchioVecchio]].
 
Degli antichi zopoli, sopravvivono oggi due esemplari: