Rivolta del 1173-1174: differenze tra le versioni

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Il figlio, [[Enrico il Giovane]], che era co-reggente col padre, rifiutò il suo assenso e si rifugiò alla corte del re di [[Francia]], [[Luigi VII di Francia|Luigi VII]], da dove, lanciò accuse e calunnie contro il proprio padre il re Enrico II; quindi si recò segretamente in [[Aquitania]], dove i fratelli [[Riccardo I d'Inghilterra|Riccardo]] e [[Goffredo II di Bretagna|Goffredo]] vivevano alla corte di [[Poitiers]], presso la madre, [[Eleonora d'Aquitania]]; Enrico il Giovane incitò i fratelli, sembra col consenso della madre, ad unirsi a lui nella ribellione. Eleonora poi spinse i suoi vassalli Aquitani e Guasconi ad unirsi ai suoi figli. I ministri di Enrico il Giovane, che erano di fiducia del padre, ritornarono da Enrico II, portando con loro il sigillo reale; Enrico II rimandò i ministri, con ricchi doni da Enrico il Giovane, che tenne presso di sé solo coloro che gli giurarono fedeltà contro suo padre.
I baroni delle contee del [[Maine (provincia)|Maine]] e dell'[[Angiò]] e molti nobili normandi e aquitani lo sostenevano, ed inoltre Enrico il Giovane ebbe l'appoggio del re [[Guglielmo I di Scozia]], dei conti di [[Boulogne]], [[Mattia d'Alsazia|Matteo d'Alsaziadi Lorena]], e delle [[Fiandre]], [[Filippo I delle Fiandre|Filippo I]] e soprattutto del re di [[Francia]], [[Luigi VII di Francia|Luigi VII]], di cui era genero dal [[1172]], che gli aveva fatto costruire un nuovo sigillo reale e al quale aveva reso omaggio, come duca di Normandia e conte d'Angiò e del Maine, mentre i suoi fratelli, Riccardo e Goffredo, avevano reso omaggio a Luigi VII, rispettivamente per l'Aquitania e per la Bretagna. In Inghilterra si unirono alla rivolta, il quinto conte di [[Chester]], [[Ugo di Kevelioc]], il terzo conte di [[Leicester]], Roberto di Beaumont, il conte di Derby, Guglielmo de Ferrers, il primo conte di [[Norfolk]], Ugo Bigod e Ruggero di Mowbray, barone con grandi proprietà nel [[Lincolnshire]] e nello [[Yorkshire]].
 
Anche se i baroni più potenti si erano schierati con Enrico il Giovane, molti baroni si schierarono con il re Enrico II, e tra questi il [[Gran Giustiziere]], [[Riccardo de Lucy]]; inoltre la gran parte del clero era con Enrico II, l'unico vescovo che si unì ai ribelli fu [[Ugo Puiset]] di [[Durham]].