Sensori di parcheggio: differenze tra le versioni
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Mentre esistono variazioni nel disegno, tecnologia e caratteristiche di interfaccia, il sistema base prevede l'installazione di sensori sui paraurti dei veicoli. Questi sensori emettono onde ultrasoniche, recentemente anche elettromagnetiche, che intercettano l'ostacolo ad essi più vicino e inviano le informazioni a una scheda elettronica, il controller, installata all'interno del veicolo stesso. Il controller elabora le informazioni e le trasmette a un altoparlante che emette toni intermittenti di intensità variabile per restituire l'idea della variabilità della distanza e dell'approssimarsi del contatto. Oppure le trasmette a led luminosi che con lo stesso criterio si accendono progressivamente, o ancora a una combinazione dei due sistemi.
{{citazione necessaria|La prima invenzione dei sensori di parcheggio a onde ultrasoniche, noti anche come ''Parkradar'', è avvenuta in Italia dall'Ing. [[Massimo Ciccarello]] e dall'Arch. [[Ruggero Lenci]]}}<ref>the first invention of ultrasonic Parking sensors has been invented in Italy by electronic Engineer Massimo Ciccarello and Professor Architect Ruggero Lenci. Josh Smith<references/
{{quote|Strumento ad onde ultrasoniche in grado di calcolare e visualizzare la distanza intercorrente fra il veicolo sul quale esso è installato e l'ostacolo a lui frontalmente più vicino.}}
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