Giovanni Targioni Tozzetti: differenze tra le versioni

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Figlio di [[Benedetto Targioni|Benedetto]] e di [[Cecilia Tozzetti]], studiò e si laureò in [[medicina]] a [[Pisa]] nel [[1734]], ma avendo ereditato dal padre l'amore per la [[botanica]] decise successivamente, sotto la guida dell'eminente studioso [[firenze|fiorentino]] [[Pier Antonio Micheli]], di dedicarsi allo studio di quest'ultima. In tale ambito compì ricerche fondamentali per la scoperta dei parassiti vegetali, con una forte attenzione anche agli aspetti pratici. I risultati ottenuti furono così rilevanti che fu proprio Giovanni a succedere a Micheli alla guida del [[Giardino botanico]] e come professore nello Studio fiorentino.
 
Nel [[1739]] venne nominato prefetto della [[Biblioteca Magliabechiana]] e si occupò per vari anni dell'ordinamento del vastissimo materiale librario. Ciò gli dette inoltre l'occasione di dedicarsi anche ad un altro dei suisuoi interessi, lo studio della [[storia]]. In questo campo si interessò in particolare della storia della Toscana: dai suoi studi nacque l'opera ''Viaggi fatti in diverse parti della Toscana per osservare le produzioni naturali e gli antichi monumenti di essa'', di cui esistono due edizioni: la prima in sei volumi (Firenze [[1751]]-[[1754|54]]), e la seconda in dodici volumi ([[1768]]-[[1779|79]]). Questa opera, scritta anche con la collaborazione di [[Ferdinando Morozzi]], costituisce una fondamentale descrizione della Toscana dal punto di vista sia storico che scientifico. Le notizie contenute nell'opera spaziano dalla botanica (in special modo per quanto riguarda la [[patologia vegetale]] ''ante litteram'') alla [[medicina]], dalla [[zoologia]] alla [[mineralogia]] per arrivare all'[[architettura]]. Sicuramente però uno degli aspetti più interessanti dei ''Viaggi fatti in diverse parti della Toscana'' è quello [[geografia|geografico]]: Targioni Tozzetti infatti perseguiva il proposito di definire una mappa "letteraria" della sua regione, intento conseguito con grande precisione e cura.
 
Si dedicò inoltre alla [[cartografia]] iniziando a redigere una [[corografia]] e [[topografia]] fisica della Toscana, di cui, però, pubblicò solo il prodromo nel [[1754]].