Dadone di Pombia: differenze tra le versioni

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L'ascendenza di '''Dadone''' è incerta. E' possibile che fosse il figlio secondogenito del primo Conte di [[Pombia]] [[Amedeo I d'Ivrea]] (...-†962), a sua volta figlio di [[Adalberto I]] (890-930), Marchese d'Ivrea (900-930) a sua volta figlio di [[Anscario I]] (...-†901), primo Marchese d'Ivrea di legge salica e capostipite della stirpe degli [[Anscarici]].
 
Dadone successe nella Contea di [[Pombia]] ad Adalberto (...-†973), che era succeduto nel 962 al padre [[Amedeo I d'Ivrea]]. Fu quindi Conte di Pombia dal 973 al 998.
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Ichilda gli diede cinque figli: Perinzia, Amedeo II, Gualperto, [[Arduino d'Ivrea]] e Guiberto.
 
'''Perinzia''' fu sposa di Roberto da Volpiano. Nel [[962]] i due ospitarono sull'Isola di San Giulio nel Lago d'Orta la regina Willa III, moglie del [[Re d'Italia]] [[Berengario II]] d'[[Ivrea]] (zio o fratellastro di Dadone e quindi prozio o zio di Perinzia) e furono assediati dall'imperatore [[Ottone I del Sacro Romano Impero|Ottone I]]. Poiché gli assediati decisero di arrendersi, l'imperatore si mostrò magnanimo e concesse a Willa di raggiungere il marito Berengario assediato a San Leo, e fu addirittura padrino di battesimo di Guglielmo, figlio di Perinzia e Roberto, nato proprio durante l'assedio. [[Guglielmo da Volpiano]] sarebbe stato uno dei maggiori sostenitori dello zio [[Arduino d'Ivrea]] contro i nipoti del suo padrino Ottone: l'imperatore [[Ottone III]] e l'imperatore [[Enrico II del Sacro Romano Impero|Enrico II]].
 
'''[[Arduino d'Ivrea]]''' sarà creato Marchese d'Ivrea nel [[989]] (o nel [[990]]) e, in seguito agli eventi precipitati a partire dal 999 con l'assassinio del Vescovo di Vercelli e con la sua abdicazione forzata in favore del figlio [[Arduino II d'Ivrea]], detto Ardicino (o Ardicione), fu l'ultimo [[Re d'Italia]] dissociato dalla corona imperiale tedesca fino al [[1861]].