Timoteo (scultore): differenze tra le versioni

Nessuna fonte letteraria menziona questa attività giovanile di Timoteo, la sua partecipazione alla decorazione del tempio di Asclepio è testimoniata soltanto dall'iscrizione con il resoconto delle spese (I.G. IV² 102) dove risulta il pagamento a Timoteo come esecutore di non meglio specificati rilievi (''typoi'') e come scultore di acroteri per uno dei frontoni del tempio, che si ritiene più frequentemente essere quello occidentale, benché permangano pareri non concordi. La lastra, rinvenuta negli scavi del tempio da Panagiotes Cavvadias nel 1885, ricorda la presenza di altri tre scultori, inoltre la scarsa omogeneità stilistica che si riconosce tra i resti della decorazione del tempio conduce a ipotizzare una collaborazione tra pari e l'assenza di una direzione stilistica unitaria. Gli acroteri del frontone occidentale, in marmo pentelico, sono quasi interamente conservati al [[Museo archeologico nazionale di Atene]] (nn. inv. 155-157, rispettivamente acroterio centrale, destro e sinistro). Alla mano di Timoteo viene attribuita la figura centrale (forse [[Epione]], moglie di Asclepio, o forse una [[Nike (mitologia)|Nike]]), mentre le due laterali, due fanciulle con cavallo (probabilmente due [[Aura (mitologia)|Aure]]), sono ritenute opere di bottega. Quanto ai rilievi menzionati nell'iscrizione non è possibile invece effettuare che ipotesi relative ad una possibile decorazione interna.<ref>{{Cita|Vlad Borrelli e Moreno 1966|in EAA, s.v. ''Timotheos''.|harv=s}}</ref>