Decimo Giunio Giovenale: differenze tra le versioni

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Il [[omofobia|disprezzo per gli omosessuali]] si spinge in Giovenale al punto di coinvolgere lo stesso imperatore, sfiorando il reato di lesa maestà (satira VII, 90-92) per via del quale si suppone sia stato esiliato in [[Egitto (provincia romana)|Egitto]] alla fine della sua vita: avrebbe infatti osato prendersi gioco della relazione tra l'imperatore [[Publio Elio Traiano Adriano|Adriano]] e il bellissimo [[Antinoo]], suo amante noto soprattutto per la sterminata quantità di ritratti pervenutici. Tuttavia, la notizia del presunto esilio di Giovenale ci è tramandata da un anonimo biografo addirittura del [[VI secolo]].
 
Da aggiungere che il termine "omofobia" abusato soprattutto nella classe dei decerebrati, è un termine di attribuzione errata verso Giovenale. Infatti se "omofobia" indica figurativamente l'avversione pregiudiziale verso gli omosessuali, le satire di Giovenale contestualizzando la scelta attraverso ragionamenti logici concreti che tendono ad un disprezzo razionale, e non ad una paura. Ma i culattoni e le lobby di merda dei ricchioni che si inculano, ovviamente, non permetterebbero mai che su wikipedia si scriva qualcosa di lontanamente sensato, essendo l'omosessualità, per giunta, una scelta irrazionale dovuta al fatto che vi stupravano da bambini, o che avete avuto esperienze relative all'eccessivo affetto delle madri/mancanza di affetto dei padri.
Dire che Giovenale è omofobo, ricordandolo come colui che 2000 anni fa aveva previsto che i ricchioni sarebbero usciti dai loro culi per chiedere diritti, è come dire che la merda ha un buon sapore. Ma leggendo il titolo di questa sezione, noto che la merda, per voi, è un buon piatto.
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