Sciti: differenze tra le versioni

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== Società ==
Gli Sciti erano il clan principale di un gruppo di nomadi stanziati dal [[VII secolo a.C.]] nella [[Russia]] meridionale e nel [[Kuban]]. Vi erano inoltre tribù affini, benché politicamente indipendenti, nell'[[Altaj]]; alcune di queste penetrarono fino nel distretto dello Yenissei. Questo gruppo era asiatico e piuttosto differente rispetto a quello scita vero e proprio, ma contribuì al sostrato socio-culturale degli Sciti, al punto da poter considerare i due gruppi sostanzialmente come uno solo.<ref>T.T.Rice, ''op. cit.'', p. 13.</ref> Secondo i Greci gli Sciti erano l'unico popolo colto tra quelli che abitavano l'interno del [[Ponto Eusino]]. Essi non avevano né città né fortificazioni ma erano nomadi, non avevano abitazioni ma solo carri. Pressoché tutti gli Sciti erano [[arcieri a cavallo]].<ref>Erodoto, ''op. cit.'', IV, 46.</ref><br>
Gli Sciti avevano caratteristiche antropologiche [[europoidi]], [[mesocrani]] dalla faccia larga con nasali pronunciati e orbite basse, di ceppo nord-iranico.<ref>P. Gleirscher, ''Invasioni o influssi culturali: Cimmeri e Sciti in Europa centrale'', p. 125, in ''op. cit.''.</ref>
 
Secondo i greci gli Sciti erano l'unico popolo colto tra quelli che abitavano l'interno del [[Ponto Eusino]]. Essi non avevano né città né fortificazioni ma erano nomadi, non avevano abitazioni ma solo carri. Pressoché tutti gli Sciti erano [[arcieri a cavallo]].<ref>Erodoto, ''op. cit.'', IV, 46.</ref><br>
In inverno, gli Sciti migravano verso la [[penisola di Taman]].<ref>Erodoto, ''op. cit.'', IV, 28.</ref>
Gli Sciti erano [[Poligamia|poligami]] e la moglie passava spesso in eredità di padre in figlio. L'idea piuttosto radicata nella cultura greca che tra gli Sciti vigesse il [[matriarcato]] non è confermata da evidenze archeologiche ed è frutto della convinzione che il regno delle [[amazzoni]] si trovasse in [[Scizia]].<ref name=Rice53>T.T.Rice, ''op. cit.'', p. 53.</ref>
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Tra gli Sciti reali il ruolo di capotribù veniva generalmente trasmesso in via [[Patrilinearità|ereditaria]]; gli Sciti affini, invece, come suggerito dalla statura molto al di sopra della media dei propri sovrani (cira un metro e ottanta)<ref name=Rice71>T.T.Rice, ''op. cit.'', p. 71.</ref> adottavano un sistema elettivo, in cui la predominanza fisica era un requisito molto importante.<ref>T.T.Rice, ''op. cit.'', p. 55.</ref>
 
{{cn|Ebbero frequenti contatti da una parte con la [[Cina]] e dall'altra con la [[Grecia]]. Definiti dagli abitanti di quest'ultima ''[[Barbaro|barbari]]'', mostrarono al contrario un'apprezzatissima vitalità artistica e una notevole complessità organizzativa e logistica, oltre a un'indubbia valenza militare della quale i loro vicini (tra i quali i [[Medi]]) fecero spesso dolorosa esperienza.
 
Frammentati in vari ceppi vennero sterminati o assimilati in Europa orientale dai [[Goti|Goti orientali]] (ostrogoti) e successivamente dall'[[Unni|orda Unna]] tra il [[IV secolo|IV]] e il [[VI secolo d.C.]]
 
Gli ultimi loro discendenti si possono oggi trovare tra le popolazioni dell'[[Ossezia]] e della Ceceno-[[Inguscezia]].}}
 
=== Aspetto fisico ===
[[File:Scythian Warriors.jpg|thumb|left|250 px|Una rappresentazione di alcuni guerrieri sciti realizzata secondo le decorazioni di un calice d'[[elettro]] ritrovato a Kul-Oba]]
Gli Sciti avevano caratteristiche antropologiche [[europoidi]], [[mesocrani]] dalla faccia larga con nasali pronunciati e orbite basse, di ceppo nord-iranico.<ref>P. Gleirscher, ''Invasioni o influssi culturali: Cimmeri e Sciti in Europa centrale'', p. 125, in ''op. cit.''.</ref> I capitribù rinvenuti a Pazyryk erano alti 1.80, le donne 1.68, tuttavia gli Sciti veri e propri, così come raffigurati nelle opere d'arte, erano tarchiati e tozzi. I crani di tipo europeo rinvenuti a Pazyryk, a Shibe, Tuekt, kurai e Katanda sembrano dar ragione a quanto sostenuto dal Jettmar, secondo cui tra il [[V secolo a.C.|V]] e il [[VI secolo a.C.]] la zona era abitata da genti bionde di origine europoea. A Pazyryk le varie tipologie di crani rinvenuti testimoniano una notevole mescolanza. Le raffigurazioni di Sciti presenti sui vasi di Kul-Oba, Chertomlyk e Voronezh somigliavano ai contadini della Russia pre-rivoluzionaria;<ref>T.T.Rice, ''op. cit.'', p. 71.</ref> ciò non di meno, nessun legame è testimoniato però tra Sciti e [[Slavi]].<ref>T.T.Rice, ''op. cit.'', p. 72.</ref><br>
Sebbene le fonti antiche affermino che l'indigenza aveva reso glabri gli Sciti, le raffigurazioni più tarde, come quelle del vasellame di Kul-Oba, Chertomlyk e Voronezh dicono il contrario. Tuttavia a Pazyryk i resti rinvenuti testimoniano l'usanza diffusa di radersi, tranne che per il capotribù che, laddove sprovvisto di barba, si muniva di una posticcia.<ref>T.T.Rice, ''op. cit.'', pp. 72-73.</ref><br>
Secondo uno studio genetico del [[2009]], gli Sciti presentavano caratteristiche fisiche dell'[[Europa orientale]]: occhi blu o verdi, pelle e capelli chiari.<ref name=studidna/>