Gruppo Origine: differenze tra le versioni

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Ballocco evidentemente nutriva una superstite speranza di tenere insieme l’eterogenea e ormai disarticolata compagine, nella componente milanese (ch’egli forse mirava a irrobustire, inserendovi l’architetto suo amico Carlo Perogalli insieme ad Attilio Mariani) e in quella romana; e soprattutto non rinunciando a tentare di esercitare un ruolo di “direzione” e leadership, essendone stato l’inventore e creatore. Ma la vicenda prese una piega diversa, e presto si appurò che i romani (Colla in particolare) potevano benissimo proseguire da soli, e non avevano più bisogno di Ballocco, la cui decisione unilaterale di sciogliere il gruppo per trasformarlo in movimento, se da un lato era stata una sorta di rivendicazione di paternità, dall’altro determinò la sua autoemarginazione da Origine.
 
== GalleriaFondazione Origine e rivista "Arti Visive" ==
Origine continuò a operare come galleria a Roma in via Aurora, e nel 1952 si sarebbe costituita in Fondazione, dotandosi della rivista “Arti Visive”, e conducendo fino al 1958 una ricca attività, anche con l’apporto critico del poeta [[Emilio Villa]]. Mario Ballocco aveva depositato il nome “Origine”, e contestò duramente, non ultimo in sede legale, l’iniziativa di Ettore Colla, che, a suo modo di vedere, avrebbe utilizzato abusivamente il termine per chiamare la suddetta Fondazione. A nulla valse tutto ciò, se non ad approfondire un solco profondo.