Battistero di Albenga: differenze tra le versioni

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== Gli interni ==
[[Immagine:Photo0050.jpg|thumb|right|200px|Nicchia con mosaico]]
L'interno del battistero conserva preziosi elementi tra cui due [[tombe]] ad [[arcosolio]] poste all'ingresso, quella di destra è un calco, l'originale, databile all'incirca al 750 e caratterizzato da decori tipici dell'[[arte longobarda]], è conservata insieme ad altre lastre decorate coeve nel [[Museo diocesano di Albenga]]. Al centro della sala è presente l'originaria vasca ottagonale usata per il rito del [[Battesimo]], mentre in due nicchie laterali sono invece conservati il fonte battesimale in marmo del [[XVI secolo]] e un altro di epoca medioevale su cui si intravede ancora un [[affresco]] ritraente il ''[[Battesimo di Gesù]]''. Tracce di affreschi [[XV secolo|quattrocenteschi]] si notano ancora in alcuni tratti lungo le pareti. Di fronte all'ingresso una [[nicchia]] presenta una decorazione a [[mosaico]] databile al [[VI secolo]] di grande interesse artistico e molto ben conservata. Il battezzando era tenuto ad immergersi nella vasca con lo sguardo rivolto verso tale nicchia, nella cui decorazione sono racchiusi molti simbolismi teologici. Il mosaico è dominato al centro dal [[Monogramma di Cristo|monogramma di Gesù]] racchiuso in tre cerchi concentrici (simbolo della [[Trinità (cristianesimo)|Santissima Trinità]]) riportanti ciascuno le lettere greche [[Alfa (lettera)|alfa]] e [[Omega (lettera)|omega]]. Le lettere sono la prima e l'ultima dell'alfabeto greco e indicano inizio e fine ossia la totalità delle cose che è racchiusa in Dio, ove gli opposti/estremi coincidono. La ripetizione delle lettere in ciascun cerchio indica che tutte e tre le persone della Trinità sono Dio allo stesso modo. Il [[Monogramma di Cristo]] è circondato da dodici colombe che si dirigono verso un cerchietto con al centro una piccola croce rossa, simbolo antichissimo del mondo. La rappresentazione sta a ricordare i [[dodici apostoli]] inviati dal Cristo a predicare nel mondo e a battezzare nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo. Da notare che la parola colomba, classico simbolo dello Spirito Santo, ha in greco un valore numerico di 801, lo stesso delle due lettere alfa e omega. Questo a sottolineare ulteriormente che gli apostoli avevano ricevuto il dono dello Spirito Santo che è Dio. Nella [[lunetta]] di fondo si notano due agnelli che si avvicinano alla croce gemmata e pascolanti su un prato fiorito (simbolo del [[Paradiso]]). Gli agnelli indicano probabilmente il popolo della vecchia alleanza (gli Ebrei) e quello della nuova alleanza (i Cristiani) i quali rivolgono lo sguardo alla croce, rappresentata in modo prezioso quale strumento di vittoria e di gloria. Sul frontone è invece riportata la dedica e i nomi di alcuni santi le cui reliquie erano probabilmente conservate nel pavimento. Lo sfondo del mosaico presenta un cielo stellato, con stelle a otto punte, circondato da una cornice di fiori di otto petali. Il numero otto ricorre frequentemente ad indicare l'ottavo giorno ([[domenica]]), dopo il settimo che era il [[sabato]], in cui, secondo i fedeli, [[Gesù|Cristo]] vinse la morte con la [[risurrezione]].
 
== Voci correlate ==