Frontoni del tempio di Atena Alea: differenze tra le versioni

Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
m - Pausania (v1.13)
+
Riga 5:
|artista = [[Skopas]]
|artista2 =
|data = 355350-330 a.C. circa
|opera = scultura
|tecnica =
Riga 15:
|ubicazione = [[Museo archeologico nazionale di Atene|Museo archeologico nazionale]]
}}
I '''Frontonifrontoni del tempio di Atena Alea''' erano due complessi scultorei che decoravano il [[Partenone|santuario]] a [[Tegea]], in [[Arcadia]], realizzati verso il [[355 a.C.]] da [[Skopas]]. Ne restano oggi solo pochi frammenti, ma estremamente significativi, nel [[Museo archeologico nazionale di Atene]]. e nel Museo di Tegea.
 
==Storia==
Il [[tempio di Atena Aleia]] era bruciato nel [[395 a.C.|395]]-[[394 a.C.]] e ne era stata successivamente avviata la ricostruzione, suassegnando l'incarico dia Skopas, nelle forme in cui lo vide [[Pausania il Periegeta|Pausania]] nel II secolo d.C. La decorazione scultorea dovette avviareessere avviata poco dopo la metà del secolo, dopo che l'artista finì di lavorare per la regina [[Artemisia]] al [[Mausoleo di Alicarnasso]] ([[351 a.C.]]). Pausania si riferisce a Skopas come architetto e come autore delle statue di Asclepio e Igea che dovevano affiancare nella cella la superstite statua eburnea di Atena Alea realizzata da Endoios; nulla dice invece della sua partecipazione alle sculture frontonali.
 
==Descrizione eDescrizione stile==
Delle sculture frontonali restano solo pochi frammenti, tra cui quattro teste di dimensione tra i 16 e i 32 cm di altezza.
La copertura del tempio di Tegea era decorata con un grande [[acroterio]] floreale all'apice di ciascun frontone, probabilmente di circa 210 cm di altezza, e con una figura femminile disposta sopra ciascun angolo laterale, alta circa 185 cm.<ref>{{Cita|Stewart 1977|p. 9.|harv=s}}</ref> Il frontone est rappresentava la ''Caccia al [[cinghiale Calidonio]]'', mentre quello ovest il ''Combattimento fra Greci e Asiatici nella pianura del Caico'', guidati rispettivamente da [[Achille]] e [[Telefo]]. Il marmo usato per tutte le sculture era una varietà locale proveniente dalle cave di Doliana, a circa cinque miglia dall'attuale villaggio di [[Alea]].<ref>{{Cita|Stewart 1977|p. 6.|harv=s}}</ref>
La cornice del frontone misurava circa 190 cm in altezza e 16,45 m in lunghezza.<ref name=St.14/> Le sculture del frontone occidentale erano più grandi di quelle del frontone orientale: tramite la misurazione delle teste conservate si è potuta ipotizzare un'altezza, per le figure in posizione stante, di circa 160 cm a est e 190 cm a ovest. Le discrepanze rispetto a queste dimensioni standard sono in parte causate dalle correzioni ottiche.<ref>{{Cita|Stewart 1977|p. 7.|harv=s}}</ref> Nella descrizione di Pausania (VIII.45.4-7), la decorazione scultorea del frontone orientale comprendeva circa 15 figure. Ci sono giunti frammenti consistenti da sette di queste figure, insieme a quelli di tre animali: il cinghiale e due cani.<ref name=St.14>{{Cita|Stewart 1977|p. 14.|harv=s}}</ref>
 
Pausania non dice nulla invece delle figure del frontone occidentale; si conservano frammenti significativi di circa 8 o 9 degli eroi che dovevano esservi raffigurati.<ref>{{Cita|Stewart 1977|p. 22.|harv=s}}</ref>
==Descrizione e stile==
Il frontone est rappresentava la ''Caccia al [[cinghiale Calidonio]]'', mentre quello ovest il ''Combattimento fra Greci e Asiatici nella pianura del Caico'', guidati rispettivamente da [[Achille]] e [[Telefo]].
 
== Stile==
Nelle teste superstiti colpisce la maggiore infossatura degli occhi che dà una particolare ombreggiatura capace di attrarre maggiormente l'attenzione dello spettatore. Dettagli come lo sguardo rivolto verso l'alto e la bocca semiaperta rivelano un notevole pathos drammatico.
 
Line 30 ⟶ 32:
<gallery>
File:NAMA 179 Youth.JPG|Testa di giovane
File:NAMA 180 Warrior head 2.JPG|Testa di guerriero (h 32 cm)
File:NAMA 182 Woman head 1.JPG|Testa femminile
File:NAMA 182 Woman head 2.JPG|Testa femminile
</gallery>
 
== Note ==
{{references|2}}
 
==Bibliografia==
* {{Cita libro|cognome=Stewart|nome=Andrew F.|titolo=Skopas of Paros|editore= Noyes Press|città=Park Ridge, N.J.|anno=1977|capitolo=The Tegea Sculptures|ISBN= ISBN 0815550510|cid=Stewart 1977|accesso=16 marzo 2013 via Questia (è richiesta l'iscrizione)|url=http://www.questia.com/read/88043492}}
*{{Cita libro|nome = Gisela M. A.|cognome = Richter|wkautore =|coautori = |curatore = |titolo = L'arte greca|editore = Einaudi|città = Torino|anno = 1969|pagine =|ISBN =|cid =Richter 1969}}
*{{Cita libro|nome = Ranuccio|cognome = Bianchi Bandinelli|wkautore = Ranuccio Bianchi Bandinelli|coautori = Enrico Paribeni|curatore = |titolo = L'arte dell'antichità classica. Grecia|editore = UTET Libreria|città = Torino|anno = 1986|pagine =|ISBN = ISBN 88-7750-183-9.}}
* Giuliano A., ''Storia dell'arte greca'', Carocci, Roma [[1998]] ISBN 88-430-1096-4
* Pierluigi De Vecchi ed Elda Cerchiari, ''I tempi dell'arte'', volume 1, Bompiani, Milano 1999. ISBN 88-451-7107-8
 
==Voci correlate==
Riga 47:
==Altri progetti==
{{ip|commons=Category:Sculptures by Scopas in the National Archaeological Museum of Athens}}
 
==Collegamenti esterni==
* {{Treccani|scopa|Scòpa|accesso=17 marzo 2013}}
*[http://www.treccani.it/enciclopedia/scopa/ Scheda nel sito della Treccani]
 
{{portale|Antica Grecia|Scultura}}