Narsete il Grande: differenze tra le versioni
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Alcune di queste riforme, per il loro carattere "popolare", provocarono la reazione del Re che decise di esiliarlo a [[Edessa]]. Nonostante l'allontanamento forzato continuò ad intrattenere rapporti con il Regno armeno, tanto che si suppone abbia svolto il ruolo di ambasciatore a Costantinopoli per assicurare all'imperatore l'appoggio dello Stato Armeno nella guerra contro i Persiani.
A seguito della salita al trono del nuovo Re, l'[[arianesimo|ariano]] [[Pap]] ([[369]]) Narses tornò al proprio trono patriarcale. A causa dei comportamenti del nuovo Re, considerati dal patriarca dissoluti e indegni, Narses proibì lui l'entrata in chiesa. Con il pretesto di una riconciliazione,nel [[373]], Pap invitò il patriarca al suo tavolo, avvelenandolo.
Viene venerato come santo dalla Chiesa ortodossa armena e da quella cattolica, che lo venera il [[19 novembre]].
[[Categoria:Biografie di santi|Narses]]
[[en:Saint Nerses]]
[[fr:Nerses Ier le Grand]]
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