Polisaccaridi: differenze tra le versioni

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A seconda della loro funzione, i polisaccaridi si possono classificare in:
* '''polisaccaridi di riserva''', dove fungono da scorta energetica di glucosio, per il [[metabolismo]] di [[vegetali]] ed [[animali]] (ad esempio gli [[amido|amidi]] o il [[glicogeno]]), essendo questi di forma polimerica meno soggetta agli effetti osmotici; nellain àmbito [[nutrizione|nutrizionale]], questi prendono anche il nome di [[glucidi|carboidrati]] o [[glucidi|zuccheri]] di tipo complesso, partendo da vari tipi di [[amido|amidi]], di costituzione molecolare relativamente semplice, contenuti principalmente in [[patate]] e [[riso]], fino a forme più complesse presenti nei [[Triticum|farinacei]], quali ad esempio [[pane]] e [[pasta]]. L'apporto calorico è comunque uguale a quello dei glucidi semplici (circa 4 kcal/g), ma il metabolismo per digerirli è molto più lento.
[[nutrizione]], questi tipi di polisaccaridi prendono anche il nome di [[glucidi|carboidrati]], o [[glucidi|zuccheri]] di tipo complesso, partendo da vari tipi di [[amido|amidi]], di costituzione molecolare relativamente semplice, contenuti principalmente in [[patate]] e [[riso]], fino a forme più complesse presenti nei [[Triticum|farinacei]], quali ad esempio [[pane]] e [[pasta]]. L'apporto calorico è comunque uguale a quello dei glucidi semplici (circa 4 kcal/g), ma il metabolismo per digerirli è molto più lento.
* '''polisaccaridi di sostegno''', per permettere la struttura di un tessuto, soprattutto di un [[piante|vegetale]] (ad es. la [[cellulosa]] degli alberi, o l'[[agar agar]]))
* '''polisaccaridi specializzati''', per determinate funzioni chimico-biologiche di adesione e di riconoscimento chimico (per esempio l'[[eparinsolfato]], che ha un ''pattern'' di [[solfatazione]] facilmente riconoscibile dagli [[enzimi]]), oppure le [[glicoproteine]], etc.