Cenne da la Chitarra: differenze tra le versioni

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Una delle sue opere più celebri è una ''Risposta per contrarî'', di stile tipicamente burlesco, che diede ai ''[[Sonetti de' mesi]]'' del contemporaneo [[Folgóre da San Gimignano]], trasformando in ''[[enueg]]'' ([[lingua provenzale|provenzale]] per "noie, fastidi") i piaceri (''[[plazer]]'') che quest'ultimo aveva cantato per ogni singolo mese. Mentre Folgore nel suo scritto esaltò per ogni mese i divertimenti ed i piaceri tipici dell'[[aristocrazia]] [[XIV secolo|trecentesca]] toscana, Cenne portò all'estreme conseguenze la parodia rovesciando completamente la visione del mondo da descrivere, trasformato quindi in una comunità di corrotti, pervertiti e avari, abitanti in capanne e paludi.
 
L'intento del Cenno fu anche polemico nei confronti di un mondo cortese ormai avviato verso un inevitabile declino e la sua opera si rivelò preziosa dal punto di vista letterario, culturale e dei costumi.<ref>"Le muse", De Agostini, Novara, 1965, Vol. III, pag.194</ref>
 
A questa "tenzone poetica" medioevale ha fatto esplicito cenno il [[cantautore]] [[Francesco Guccini]] nella sua ''[[Radici (album)|Canzone dei dodici mesi]]''.