Khan el-Khalili: differenze tra le versioni

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==Oggi==
Il ''suq'' si fa notare per la buona qualità dei suoi tessuti, delle sue pelli, delle vivande, delle spezie, dei gioielli tradizionali e dei profumi, venduti a prezzi ragionevoli, per i quali occorre a lungo trattare, secondo un costume diffuso in tutto il mondo islamico. In aggiunta ai negozi vi sono numerosi caffè ({{arabo|مقهى|maqha}}, o '''قهوة''', ''qahwa'', a seconda che si usi il dialetto o l'arabo classico), tra cui l'ormai storico Fishawi, in cui si serve normalmente la ''[[narghilè|shisha]]'' ("vetro" o "bottiglia" in [[lingua turca]]) con una grande varietà di tabacchi al sapore di frutta. Abbondano ristoranti per tutti i livelli di spesa e botteghe in cui si vende il cibo tradizionale egiziano: (''kebabkebāb'', ''shawarmashawārma'', ''ful medammes'', ''talafilfalāfil'' (in Egitto chiamati ''ṭaʿāmiyya''), accompagnatoaccompagnati dall<nowiki>'</nowiki>''ʿesh baladibàladi'', il pane casareccio a forma di focaccia, e conditi dal ''humūs'' (crema di [[ceci]] mescolata a crema di [[sesamo]]).
 
Attigua al Khan el-Khalili si erge la popolarissima [[moschea di al-Husayn]] (''Sayyidnā al-Husayn'', "Nostro signore [[al-Husayn ibn Ali|al-Husayn]]) e l'[[Università Al-Azhar|Università-Moschea di al-Azhar]].
 
Il romanzo di [[Naguib Mahfouz]] ''Zuqāq al-Midaq'' ([[Vicolo del Mortaio]]) è ambientato in una strada del Khan el-Khalili.