Regno di Abcasia: differenze tra le versioni

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== Storia antica ==
 
L'Abacasia, o Abasgia delle fonti classiche, precedentemente parte della [[Colchide]] e più tardi di [[Egrisi]] (Lazica) fino al tardo decennio del 690, era un [[principato (diritto)|principato]] sotto l'autorità dell'[[impero bizantino]]. Situato principalmente lungo la costa del [[Mar Nero]] in ciò che adesso è la parte nord-occidentale dell'attuale sedicente [[Abcasia|Repubblica di Abcasia]] ed estesa verso nord nel territorio dell'odierno [[Kraj di Krasnodar]] di [[Russia]]. La sua capitale era [[Anacopia]]. L'Abcasia venne governata da un [[arconte]] ereditario (o ''[[eristavi]]'', secondo le fonti georgiane) il quale in effetti funzionava come un viceré bizantino. La regione era in massima parte [[cristianesimo|cristiana]] e la città di [[Pitsunda]] era la sede di un [[arcivescovo]] direttamente subordinato al [[Patriarca ecumenico di Costantinopoli|Patriarca di Constantinopoli]]. Gli [[arabi]], perseguitando i principi georgiani in ritirata – i fratelli [[Mir di Egrisi]] e [[Archil di Kartli]] – dilagano in Abcasia nel 736. La [[dissenteria]] e le [[inondazione|inondazioni]], insieme alla tenace resistenza praticata dall'arconte [[Leone I di Abcasia|Leone I]] e i suoi alleati [[kartli]]ani ed egrisiani, riuscirono a respingere gli invasori. Leone I allora sposò la figlia di Mir, e un successore, [[Leone II di Abcasia|Leone II]] sfruttò questa unione dinastica per acquisire Egrisi (Lazica) nel decennio del 770. Considerato presumibilmente come [[stato successore]] di Lazica, questo nuovo sistema di governo continuò ad essere riferito come Egrisi in alcune cronache georgiane contemporanee (per es., ''Le Vitae dei re georgiani'' di [[Leonti Mroveli]]) e [[Armenia|armene]] (per es., ''La storia di Armenia'' di [[Giovanni V lo storico|Hovannes Draskhanakertsi]]).
 
L'efficace difesa attuata contro gli arabi e le nuove acquisizioni territoriali diedero ai principi abcasici sufficiente potere per rivendicare maggiore autonomia all'impero bizantino. Verso il 786 circa, Leone ottenne la sua piena indipendenza con l'aiuto dei [[cazari]], assumendo il titolo di ''re degli abcasi'' e trasferendo la sua capitale alla città georgiana occidentale di Kutatisi (attuale [[Kutaisi]]). Secondo gli annali georgiani, Leone suddivise il suo regno in otto ducati (''saeristavo''): Abcazia propriamente detta, [[Sukhumi|Tskhumi]], [[Bedia (Egrisi)|Bedia]], [[Guria]], [[Racha]] e [[Takveri]], [[Svaneti]], [[Argveti]], e Kutatisi.<ref>[[Vakhushti Bagrationi]], ''La storia di Egrisi, Abkhazeti o Imereti'', parte 1.</ref>