Luca Cicolella: differenze tra le versioni

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Luca Cicolella nacque da una famiglia della media borghesia (il nonno paterno era avvocato, il papà Michele commerciante, la madre, Rosa Spadafina, casalinga, sorella del patologo Luigi, docente all'Università di Pisa e poi Bari). Conseguita la maturità classica nel [[1943]], iniziò la sua carriera giornalistica a [[Bari]], nel campo del giornalismo sportivo, pur restando spiritualmente legato alla sua città d'origine attraverso due maestri di vita e di sapere: Adamo Bonagura della cattedra del liceo e don Michele Leone, che lo aveva accolto tra i "ragazzi" della "Don Bosco Santo".
 
Il [[28 aprile]] [[1954]] sposò Filomena Di Leo con cui si trasferì a [[Foggia]]. Qui diresse alcune testate locali come "[[Rosso e Nero]]", "[[L'eco di Foggia]]", "[[Sportsera]]", collaborando come pubblicista a quotidiani nazionali come ad esempio "[[Il Tempo]]" di [[Roma]]. Negli [[Anni 1960|anni sessanta]] passò alla [[La Gazzetta del Mezzogiorno]] di Bari e per oltre 15 anni, sotto la direzione di [[Oronzo Valentini]], viaggiò da inviato speciale seguendo l'[[Unione Sportiva Foggia]]. Storica una sua radiocronaca trasmessa in diretta con migliaia di tifosi rossoneri raccolti a Piazza Giordano, in occasione della prima promozione del Foggia in serie A.
 
Sempre agli anni sessanta è legata la seconda svolta professionale di Luca Cicolella, che cominciò a misurarsi con il mondo letterario con un quaderno affidatogli dall'Ente provinciale del Turismo nel [[1962]] su "usi e costumi" di Cerignola.