Gaio Asinio Gallo: differenze tra le versioni

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Asinio Gallo aveva avanzato il diritto di paternità sul figlio di Tiberio e Vipsania, [[Druso minore|Druso]], e per questo era malvisto da Tiberio.<ref>[[Cassio Dione]], ''[[Storia romana (Cassio Dione)|Storia romana]]'', LVII,2,7.</ref> Gaio corteggiò anche la vedova di [[Gaio Giulio Cesare Claudiano Germanico|Gaio Giulio Cesare Germanico]], [[Agrippina maggiore|Agrippina]]. Questo e la sua acuta personalità lo portarono ad un'inimicizia con Tiberio.
Nel [[30]], sotto istigazione di Tiberio, che era preoccupato di un possibile complotto e della vicinanza di Asinio col [[prefetto del pretorio]] [[Seiano]], il Senato lo dichiarò nemico pubblico.<ref>[[Cassio Dione]], ''[[Storia romana (Cassio Dione)|Storia romana]]'', LVIII,3,1-2.</ref> Asinio venne tenuto in una condizione di assoluto isolamento: "Non aveva compagni o servi con lui, non parlava con nessuno e non vedeva nessuno, eccetto quando qualcuno doveva portargli del cibo, di scarsa qualità e quantità, tanto che non gli dava nessuna forza o beneficio, ma neppure da consentirgli di morire: questo, infatti, era l'aspetto più tremendo."<ref>[[Cassio Dione]], ''[[Storia romana (Cassio Dione)|Storia romana]]'', LVIII,3,5-6.</ref>
 
Morì di fame in prigione nel [[33]], non sappiamo se volontariamente o perché obbligato.<ref>[[Publio Cornelio Tacito]], ''[[Annales (Tacito)|Annales]],'' VI,23.</ref> Quando Agrippina morì nell'ottobre dello stesso anno, Tiberio la accusò di immoralità e di adulterio con Asinio Gallo, la cui morte l'avrebbe indotta a rifiutare la vita.<ref>[[Publio Cornelio Tacito]], ''[[Annales (Tacito)|Annales]],'' VI,25.</ref> Il suo nome fu cancellato dai pubblici monumenti (secondo la pratica della [[damnatio memoriae]]), e successivamente venne esposto e ripresentato dopo la morte di Tiberio.