Andrea Bregno: differenze tra le versioni

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Anche sotto il pontificato di [[Sisto IV]] mantiene grandissima importanza la figura di Andrea Bregno tanto è vero che troviamo una sua raffigurazione nella "''Consegna delle chiavi''" della Cappella Sistina ad opera del Perugino.
 
Dalla cultura lombardo-veneta Bregno quindi elabora in Roma un alternativo linguaggio scultoreo. In questo periodo infatti è considerato il più grande scultore dell'epoca. Attorno al 1496 il Bregno, rappresentante della ormai decadente cultura lombarda, si incontra con Michelangelo, giovane scultore rappresentante dell'arte toscana. Michelangelo risente tantissimo dell'influenza del Bregno, il quale diventa uno dei suoi punti di riferimento, tanto è vero che successivamente, tra il 1501 e il 1505, Michelangelo accetta di terminare l'[[altare Piccolomini]], iniziato appunto dal Bregno, cosa che non fece con nessun'altra opera, a sottolineare lo stretto rapporto di amicizia che si era creato fra i due.
 
Andrea Bregno muore infine nel 1503 a Roma offuscato dal nascente genio di Michelangelo.