Oliviero De Fabritiis: differenze tra le versioni

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===Gli Anni quaranta e cinquanta===
Durante la seconda guerra mondiale De Fabritiis sarà particolarmente attivo a [[Venezia]] e a [[Milano]]. Nella città lombarda dirigerà ([[1941]]) l'orchestra del [[Teatro alla Scala di Milano]] in un'altra incisione storica, un [[Andrea Chénier]] con [[Beniamino Gigli]], [[Maria Caniglia]] e i due astri emergenti della lirica del tempo: il baritono [[Gino Bechi]] e il mezzosoprano [[Giulietta Simionato]]. Nel [[1943]] tornerà per alcuni anni a Roma prendendo il posto di primo direttore d'orchestra occupato fino ad allora da [[Tullio Serafin]]. La nomina di [[Gabriele Santini]] in qualità di direttore artistico presso il [[Teatro dell'Opera di Roma]] nell'immediato secondo dopoguerra, pur non spezzando i legami fra tale teatro e De Fabritiis, spingerà il maestro romano a sviluppare sempre più la propria attività professionale nelle grandi piazze operistiche estere, sia in [[Europa]] che nelle [[Americhe]] ([[Metropolitan]] di [[New York]], [[Teatro Colón]] di [[Buenos Aires]], ecc.). In [[Messico]] De Fabritiis dirige ripetutamente [[Maria Callas]] in una delle sue tournèestournée americane nel [[1951]] (''[[La traviata]]'', ''[[Aida (opera)|Aida]]'', ''[[La forza del destino]]''); l'avrebbe nuovamente diretta, in quello stesso anno a [[Parma]], sempre ne ''[[La Traviata]]''. Oltre che con la Callas il maestro romano lavorerà negli anni cinquanta con molte altre grandi glorie della lirica del tempo sia italiane che straniere, basti pensare, a [[Franco Corelli]], [[Carlo Bergonzi]], [[Mario Del Monaco]], [[Giuseppe Di Stefano]], [[Leyla Gencer]] e [[Renata Tebaldi]].
 
===Gli anni sessanta, settanta e ottanta===