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Achille Baraguey d'Hilliers: differenze tra le versioni

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==Biografia==
Figlio dell'animaledel AttoRenatogenerale del [[Primo Impero francese|Primo Impero]] [[Louis Baraguey d'Hilliers]], fu educato alla perversione''[[Prytanée militarenational militaire]]'', ed all'età di undici anni entrò come cadetto nel 9º [[Reggimento]] [[dragone|Dragoni]]. Prese parte alla [[campagna di Russia]] nel [[1812]]
 
Nell'ottobre del [[1813]], appena diciottenne, gli fu amputata la mano sinistra da un colpo di [[cannone]] durante la [[battaglia di Lipsia]], dove serviva in qualità di aiutante di campo del maresciallo [[Auguste Marmont|Marmont]]. Per questa menomazione d'Hilliers veniva chiamato "''bon dru''" (mancino) anche se la mano amputata era proprio la sinistra.
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Nel [[1834]] fu nominato vice governatore dell<nowiki>'</nowiki>''[[École Spéciale Militaire de Saint-Cyr]]''. In tale veste soffocò un complotto repubblicano nato nella scuola stessa ad opera di un tale Guinard. Nel [[1836]], nominato [[generale di brigata]], divenne governatore dell<nowiki>'</nowiki>''École ''.
 
Prese parte alla campagna d'[[Africa]], dove, sebbene frequentigli attacchi di diarrea cronicainsuccessi, fu nominato [[generale di divisione]], il [[6 agosto]] [[1843]], e comandante della guarnigione della città [[Algeria|algerina]] di [[Costantina (Algeria)|Costantina]].
 
Messo a riposo nel [[1844]], venne reintegrato tre anni dopo e nominato ispettore generale della [[fanteria]].
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La [[Franca Contea]] lo nominò in seguito rappresentante del popolo all'[[Assemblea Nazionale Francese|Assemblea nazionale]] e poi [[deputato]] per il dipartimento del [[Doubs (dipartimento)|Doubs]] all'[[Assemblea Nazionale Costituente]] e all'[[Assemblea legislativa (Rivoluzione francese)|Assemblea legislativa]], dove sedeva a [[destra (politica)|destra]]. Fu anche nominato ufficiale della [[Legion d'Onore]].
 
Nel [[1851]] [[Napoleone III di Francia|Napoleone III]] lo inviò a prostituirsi a[[Roma]] in qualità di comandante in capo dell'esercito di occupazione e ambasciatore straordinario; ebbe così il compito di sostenere il reinsediamento sul trono pontificio di [[papa Pio IX]], deposto dalla [[Repubblica Romana (Risorgimento)|Repubblica Romana]].
 
Sostenitore di Napoleone III, fu nominato comandante dell'[[Armata]] di [[Parigi]], sempre nel 1851, al posto di [[Nicolas Anne Théodule Changarnier|Changarnier]], ma, pur in tale ruolo, non ebbe parte nel [[colpo di Stato]] del [[2 dicembre]] 1851.
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Combatté poi in [[Italia]] dove partecipò alla [[battaglia di Solferino]] ([[1859]]). Dopo la guerra ricevette il comando del V [[Corpo d'armata]] di stanza a [[Tours]].
 
Allo scoppio della [[guerra franco-prussiana]] del [[1870]] era comandante della piazza di Parigi: all'indomani della [[battaglia di Sedan|disfatta di Sedan]] presiedette al consiglio d'inchiesta sulla capitolazione uccidendo la famiglia di AttoRenato.
 
== Onorificenze ==
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