Skopas: differenze tra le versioni

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== Menade di Dresda ==
{{Vedi anche|Menade danzante}}
La menade di Dresda (Staatliche Kunstsammlungen 133)<ref>{{Cita web|autore= Staatliche Kunstsammlungen Dresden|titolo=Statue einer tanzenden Mänade|url=http://skd-online-collection.skd.museum/en/contents/showSearch?id=166130|opera=Online Collection|accesso=4 aprile 2013}}</ref> è solitamente ritenuta copia in scala ridotta, di quella menade opera di Skopas descritta da [[Callistrato]] nelle sue ''Ekphràseis''. L'identificazione è stata effettuata inizialmente da [[Georg Treu]] e [[Karl Anton Neugebauer]]. L'originale è generalmente datato all'ultimo periodo del lavoro di Skopas, verso il 330 a.C.; Stewart tuttavia, in base alle caratteristiche della modellazione del corpo e alla struttura della testa considera l'opera databile ad un periodo antecedente al Mausoleo di Alicarnasso. Il movimento della figura, costituito da una doppia torsione attorno ad un asse centrale, è teso ad esprimere la frenesia della danza bacchica con realismo ma senza oltrepassare i confini del linguaggio classico. La spirale completa è stata evitata dando luogo ad una tridimensionalità indotta nella mente dell'osservatore piuttosto che esplicita. L'opera inoltre sembra destinata ad essere osservata prevalentemente dal lato sinistro e potrebbe essere stata originariamente collegata ad una parete di fondo. Il tipo di torsione messo in atto nella menade è molto simile a quello della figura del guerriero ferito all'angolo destro del frontone occidentale del tempio di Asclepio a Epidauro ed è possibile che a Epidauro sia nato l'interesse di Skopas per le possibilità offerte da questo tipo di movimento.<ref>{{Cita|Stewart 1977|pp. 91-93.|harv=s}}</ref>
 
== Tiaso marino ==