Camera di decompressione: differenze tra le versioni
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[[Immagine:Decompression chamber.jpg|thumb|250px|right|Due marinai della [[US Navy]] in una camera di decompressione durante un addestramento.]]
Una '''camera di decompressione''' è un apparato
== L'inventore ==
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Consiste in un involucro cilindrico generalmente di [[metallo]], ma anche in materiale acrilico trasparente o tessuto, e resistente a seconda delle tipologie alle medie o alte pressioni, chiuso da portelli ermetici e collegato a bombole di [[aria compressa respirabile]] e [[ossigeno]] ed eventualmente altro [[gas]], ([[Elio]]), che viene immesso per generare una pressione differente da quella atmosferica e per permettere la respirazione all'interno. I modelli utilizzati presso i [[Centro iperbarico|centri iperbarici]] sono in grado di ospitare numerose persone ed hanno ambienti separati ma collegati, per consentire il passaggio di pazienti e/o personale medico dal'interno verso l'esterno e viceversa permettendo la compensazione degli ambienti. Sono quindi stazioni fisse e di grandi dimensioni e con strumentazione di gestione e monitoraggio molto sofisticata, che comprende sistemi di comunicazione audio video. In certi casi può essere allestita una vera e propria sala operatoria, per delicati e particolari interventi, e nel caso si tratti di intervenire su un embolizzato con traumi e ferite causate durante una immersione.
[[File:HBO Chamber2008.JPG|thumb|250px| Camera di terapia iperbarica in acrilico trasparente prodotta dalla SECHRIST]]
Vi sono poi modelli portatili monoposto o a due posti che trovano
Spesso i termini ''camera di decompressione'', ''camera di ricompressione'' o ''camera per terapia iperbarica'' o ''camera iperbarica'' sono usati a seconda dell'utilizzo che di queste ne viene fatto:
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Nel caso dei subacquei sportivi o [[Sommozzatore|sommozzatori]] professionisti, la camera iperbarica viene usata a seguito di permanenze subacquee oltre i limiti di non [[decompressione]], per eseguire ricompressioni e successive [[decompressione|decompressioni]], atte ad evitare rischi e complicazioni relative nel caso di mancato rispetto dei tempi limite di immersione, ed eventuali terapie iperbariche nel caso si siano verificati sintomi di [[malattia da decompressione]] e sia necessario sottoporre i [[sommozzatore|subacquei]] colpiti da [[embolia gassosa arteriosa]] e/o traumatica (sovradistenzione ed [[enfisema]] polmonare), e comunque nei casi in cui sia richiesta una pressione differente da quella atmosferica. Consente quindi di eliminare i disagi e i rischi di una lunga decompressione [[subacquea]] in acqua, in casi di pericolo o di situazioni estreme quali quelle necessarie per immersioni professionali o attività esplorative soprattutto in acque fredde. Creata inizialmente per solo uso subacqueo, per i particolari vantaggi terapeutici, dati dalla maggior vascolarità e distribuzione di ossigeno nei tessuti in iperbaria, viene prevalentemente utilizzata ora presso strutture ospedaliere ed ambulatoriali per prestazione di terapie di vario genere quali l'[[ossigenoterapia iperbarica]].
== Uso della camera iperbarica ==
Per usare una camera iperbarica in ambito sportivo e professionale per l'effettuazione di [[Tappa di decompressione|decompressioni]] standard non ci sono particolari limitazioni, tutte le grandi aziende di lavori subacquei, i corallari, alcuni [[Centro immersioni|centri di immersione]] e talvolta navi da crociera per turismo [[subacquea|subacqueo]] operanti in località distanti dai centri iperbarici ne possiedono una. In ambito terapeutico ed ospedaliero le norme sono molto esplicative ed è necessaria la presenza di un medico esperto in terapia iperbarica, con almeno cinque anni di esperienza documentata nella specialità (vedi Normativa [[ISPESL]] sulle Camere Iperbariche). La direzione dell'impianto deve essere affidata ad uno specialista in Anestesia e Rianimazione o ad uno specialista in Medicina del Nuoto e delle Attività Subacquee, per la conduzione terapeutica è necessario anche un tecnico iperbarico abilitato; è
===Precauzioni===
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Generalmente nelle immersioni lavorative per scopi civili o militari è prevista per legge la presenza di un impianto iperbarico sul mezzo appoggio, che oltre ad eventuali scopi terapeutici ha la finalità di diminuire i tempi di decompressione degli Operatori Tecnici Subacquei (OTS).
Da un punto di vista classificativo si distinguono due tipologie di immersioni a seconda della profondità operativa:
'''basso fondale'''
'''alto fondale''' se svolte oltre la fascia dei -50
In Italia le camere iperbariche, per legge, debbono essere tutte multiposto con camera di equilibrio, al fine di consentire l'ingresso di personale in qualsiasi momento del trattamento, collegate a bombole e [[Compressore aria respirabile|compressori ad aria compressa respirabile]] adeguati e scorte accessorie di gas relativi, [[ossigeno]] ed [[elio]]. La gestione delle operazioni a bordo e tenuta da personale specializzato, spesso gli stessi [[subacqueo|sommozzatori]], con monitoraggio e gradi di allerta elevati e costanti quando i sommozzatori sono in immersione durante le operazioni, ed in seguito all'interno della camera durante la [[Tappa di decompressione|soste decompressive]].
Con il progresso tecnologico nel campo delle [[immersione professionale|immersioni professionali]], essa ha trovato largo utilizzo nelle immersioni in [[saturazione]].
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== Pericoli e misure di sicurezza ==
Nonostante questa serie di utili benefici c'è da considerarne anche la potenziale pericolosità: ci sono stati infatti negli anni diversi incidenti<ref>{{cita web|http://www.sicurezzaonline.it/homep/infcro/infcro2003/infcro200306/infcro20030627.htm|Progetto indaco - Ospedale sicuro|accesso=03-05-2007}}</ref><ref name=rocco>{{cita web|http://w3.uniroma1.it/cav/italiano/itnews01.htm|Incidenti in ambiente iperbarico|accesso=03-05-2007|autore=Monica Rocco}}</ref>. L'incidente più grave in Italia è avvenuto il [[31 ottobre]] [[1997]] presso l'ospedale privato Galeazzi di [[Milano]], quando a causa del malfunzionamento del sistema antincendio della camera ben 11 persone furono arse vive e morirono intrappolate all'interno.<ref>Paolo Biondani, ''Galeazzi: in sette a giudizio immediato'', ''Corriere della Sera'', 21/01/1998, p.12 [http://archiviostorico.corriere.it/1998/gennaio/21/Galeazzi_sette_giudizio_immediato_co_0_980121487.shtml]</ref>
La pericolosità delle camere iperbariche è data dalla presenza di [[ossigeno]] in alte concentrazioni in un ambiente iperbarico. Essendo [[comburente]] rende la combustione dei materiali combustibili molto più facile. Un evento di questo tipo nello spazio ristretto della camera e l'impossibilità spesso di aprire rapidamente il portello, tenuto bloccato dalla pressione interna, rende questi incidenti spesso mortali.
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Sono stati fatti diversi studi sulla casistica degli incidenti avvenuti nelle camere iperbariche.
Fino agli anni
Attualmente tutte le camere iperbariche devono soddisfare norme severissime e anche le attrezzature mediche eventualmente da utilizzare (defibrillatori, elettrocardiografi, rianimatori, ecc) devono essere dedicate e progettate in modo da non produrre scintille. Il sistema di illuminazione è all'esterno e la luce viene portata all'interno da speciali oblò. L'umidità dell'aria viene mantenuta alta per ridurre l'accumulo di cariche elettrostatiche.<ref name=rocco />
Il pericolo maggiore, in particolare nelle camere monoposto che utilizzano un'atmosfera di ossigeno, rimane l'introduzione di oggetti in grado di generare fiamme o scintille. È sufficiente anche indossare abiti o copertine fatte in materiale sintetico che per sfregamento generano elettrostaticità e quindi fiamme.
Tristemente famoso fu il caso di Salvatore Iannelli, un bimbo di
Proprio in seguito a questi incidenti si sono sviluppate una serie di procedure in grado di ridurre qualsiasi rischio di incendio: da un lato si cerca di ridurre al minimo la quantità di ossigeno nella camera, dall'altro si è migliorato il controllo degli oggetti introdotti dai pazienti, anche attraverso sofisticate tecniche di analisi dell'aria in grado di individuare tracce anche minime di prodotti di combustione. Ai pazienti è assolutamente vietato indossare abbigliamento sintetico e portare con sé qualunque tipo di oggetto che produca o possa produrre una combustione come ad esempio [[accendino|accendini]] e [[scaldamani a carbonella]]. Inoltre a scopo precauzionale si fanno depositare all'esterno anche cellulari, orologi non subacquei, chiavi, torce e i dispositivi a batteria in genere.
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