Doge della Repubblica di Genova: differenze tra le versioni

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Nel periodo del dogato a vita, quando la città fu per diversi anni sottomessa a dominazioni esterne, fu attuata anche la formula delle cosiddette dedizioni o governatorati. Molti furono così i reggenti per dedizione (anche se in questo caso è difficile parlare di dogi) operanti per conto di signorie che avevano il controllo sulla Genova antica, come quelle [[Elenco dei Signori di Milano|sforzesca]] e [[Elenco dei Signori di Milano|viscontea]].
 
Nella storia della Repubblica di Genova si susseguiranno al potere dogale complessivamente 148 dogi: 34 nella elezione a vita e 114 nei mandati biennali. Il dogato più lungo fu quello di [[Domenico Fregoso]] (circa 8 anni, dal [[13 agosto]] [[1370]] al [[17 giugno]] [[1378]]), mentre tra i più brevi - di un giorno solo, se non di qualche ora - figurano i mandati di [[Antoniotto I Adorno]] (1378), [[Federico da Pagana]] ([[1383]]), [[Pietro I Fregoso]] ([[1393]]), [[Clemente di Promontorio]] ([[1393]]) e [[Battista I di Campofregoso]] ([[1437]]).
 
Tra i dogi che ricoprirono più volte la guida del dogato vi saranno le figure di Antoniotto I Adorno con i suoi quattro mandati, mentre [[Tomaso Fregoso]], [[Lodovico di Campofregoso]] e [[Paolo di Campofregoso]] saliranno al potere tre volte; quest'ultimo verrà inoltre ricordato nella storia genovese per il doppio ruolo che ebbe nella guida repubblicana e spirituale: doge, ma anche cardinale e [[arcivescovo di Genova]]. Con 13 esponenti la famiglia [[Fregoso]] sarà la casata nobiliare che più volte guidò la repubblica.