Il sepolto vivo: differenze tra le versioni

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A Belle Ombre, Murchison può osservare I due Derwatt di proprietà di Ripley, ipotizzando (correttamente) che almeno uno dei due sia falso. Rendendosi conto che nulla potrebbe far cambiare idea all’americano, Ripley gioca l’ultima carta, rivelando l'intera truffa a Murchison, e chiedendogli di non rivelare nulla, avendo pietà soprattutto di Bernard le cui condizioni psichiche sono al limite. Ovviamente Murchison rifiuta, al che Ripley lo uccide, come al solito senza porsi problemi di ordine morale. Seppellisce il corpo in un boschetto nei pressi della villa e l’indomani, quando Murchison avrebbe dovuto ripartire per Londra, porta i bagagli ed il quadro all'[[Aeroporto di Parigi Orly]], abbandonandoli nella zona delle Partenze.
 
Nonostante Ripley gradirebbe restare solo per poter decidere che fare, riceve la visita di Chris Greenleaf, cugino di Dickie, che, passeggiando nei dintorni della casa scopre la recente sepoltura, senza comprendere esattamente di cosa si tratti. Ripley si rende conto che se la polizia indagherà, come probabile, sulla scomparsa dell’americano non ci metterà molto a ritrovarne il corpo, decide quindi di spostarlo. Ma non si tratta di un’operazione così semplice riuscire a farlo senza farsi accorgere, da Chris o dai domestici. Per somma sventura alla villa arriva, inaspettato, anche Bernard in preda ad una crisi depressiva, che lo spinge a voler confessare tutta la truffa alla polizia e con chiari istinti suicidi, anche perchèperché è stato lasciato da una ragazza. Ripley confessa a Bernard l’assassinio di Murchison, lo convince a non andare alla polizia ed aiutarlo a spostare il corpo, gettandolo in un fiume a qualche chilometro di distanza, dopo averlo zavorrato con pietre.
 
La polizia francese in contatto coll’ispettore Webster di [[Metropolitan Police Service|Scotland Yard]], inizia le indagini sulla sparizione di Murchison, ispezionando anche Belle Ombre ed I paraggi. A complicare la faccenda per Ripley, Héloïse ritorna senza preavviso dalla vacanza greca e scopre con terrore che in cantina c’è un uomo impiccato. In realtà si tratta di un fantoccio, abbigliato con gli abiti di Bernard (nel frattempo scomparso), che ha approntato la macabre messinscena per significare la fine della sua precedente vita di falsario. A conferma di ciò Ripley scopre un biglietto in cui il pittore annuncia la decisione di confessare tutto alla polizia, per liberarsi del peso che porta dentro da troppo tempo. Qualche giorno dopo, senza spiegazioni, Bernard ricompare a Belle Ombre, Héloïse prova per lui un totale disgusto e ripugnanza e chiede insistentemente al marito di allontanarlo da loro. Ripley cerca di convincere Bernard a desistere dal progetto della confessione, ma quest’ultimo, in un alternanza di stati d’animo contrastanti, tenta diverse volte di ucciderlo, accusandolo di essere l’inventore della colossale truffa. L’ultima volta, Bernard tramortisce Ripley e lo sotterra nella fossa scavata per Murchison. Ripley riesce però a tirarsi fuori, un po’ malconcio, dalla fossa, cercando di tenere nascosto il fatto in modo che Bernard pensi che lui sia morto.