Pellegrino da San Daniele: differenze tra le versioni
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Fin dal principio fu bene accetto dalle famiglie nobili friulane, che gli commissionarono parecchi dipinti. Dimostrò di conoscere le innovazioni tecniche e pittoriche che si stavano affermando al di fuori del Friuli; in particolare sembra attratto dai grandi pittori veneti del periodo, in primo luogo [[Andrea Mantegna]] e [[Giovanni Bellini]], successivamente segue le tendenze pittoriche di [[Cima da Conegliano]], di [[Bartolomeo Montagna]] e dei pittori ferraresi.
Fu presente più volte a Ferrara presso la corte estense tra il [[
Ritornato in Friuli, le nuove conoscenze acquisite presso la corte estense unitamente alle invenzioni rinascimentali apprese fecero maturare pienamente ''Pellegrino'', che riuscì a tradurre il tutto in opere di grandi dimensioni come l'''Annunciazione dei calzolai'' e le portelle per l'organo del Duomo di Udine. Ma è soprattutto nel grande ciclo di affreschi della [[Chiesa di Sant'Antonio Abate (San Daniele del Friuli)|Chiesa di Sant'Antonio abate]] che ''Pellegrino'' lega la propria fama.
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