Erik I di Norvegia: differenze tra le versioni

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La Cronaca anglosassone parlando di Erik lo chiama ''figlio di Harald'' supponendo che i lettori abbiano una certa famigliarità con la materia, nel XII secolo [[Giovanni di Worcester]] aveva ragione di credere che Erik fosse di stirpe reale e lo esplicita nella frase ''Danica stirpe progenitum'' che era già stata usata per descrivere il re di [[Northumbria]] [[Sitric Cáech]] (morto [[927]])<ref name="Thorpe">John of Worcester, Chronicle (of Chronicles), ed. Benjamin Thorpe</ref>. Queste fonti appaiono coincidenti con le tradizioni islandesi e norvegesi che sono esplicite nell'indicare Erik di Northumbria come uno dei figli di [[Harald I di Norvegia]]. I poemi attribuibili a Egill Skallagrímsson contribuiscono a rafforzare quest'ipotesi, anche se sono stati espressi dubbi circa la datazione e l'integrità dei versi che sono giunti fino a noi. Uno di questi versi parla di un incontro avvenuto in [[Inghilterra]] con un uomo della stirpe di Harald, mentre l'[[Arinbjarnarkviða]] considera il reggente di [[York]] quale discendente di [[Halfdan il Nero]] appartenente alla dinastia degli [[Ynglingar]]. Se queste fonti sono genuine e veritiere costituiscono l'unico indizio diretto che collega Erik alla famiglia reale norvegese risalente al periodo in cui egli visse.
Un altro Harald piuttosto noto dell'epoca è Aralt mac Sitric re di [[Limerick]], il probabile padre di Maccus (morto fra il [[984]] e il [[987]]) e Gofraid mac Aralt (morto [[989]]), due importanti nobili del tempo. A questo dato si da una certa rilevanza poichèpoiché i due fratelli insieme a un certo Erik vengono indicati quali governatori delle [[Isole Ebridi]], molto tempo dopo [[Edoardo I d'Inghilterra]] scrisse una lettere a [[Papa Bonifacio VIII]] ricordandogli di un certo Erik che avrebbe governato la [[Scozia]] anche se sotto l'egida del governo inglese<ref name="Clare">Downham, Clare. Viking Kings of Britain and Ireland. The Dynasty of Ívarr to A.D. 1014. Edinburgh, 2007</ref>.
Nel XIX secolo si è considerato anche [[Aroldo I di Danimarca]] quale vero padre di Erik identificandolo con uno dei suoi figli chiamato ''Hiring''<ref name="Lappenberg">J.M. Lappenberg A History of England under the Anglo-Saxon Kings. 1845</ref>. L'unica fonte autorevole che cita un figlio con quel nome è [[Adamo da Brema]] che in una delle sue opere cita le ''Gesta Anglorum'' ricordando un aneddoto circa le avventure in terra straniera di questo Hiring secondo il quale egli sarebbe andato in Inghilterra e avrebbe soggiogato l'isola per finire poi ucciso a tradimento in Northumbria<ref name="Francis">Adam of Bremen, Gesta Hammaburgensis Ecclesiae Pontificum II xxv, tr. Francis J. Tschan, History of the Archbishops of Hamburg-Bremen. New York, 1959</ref>. C'è da dire che per quanto questo racconto possa essere stato ispirato dall'ascesa e dalla caduta di Erik i tempi non coincidono poichèpoiché Aroldo I nacque attorno al [[935]] quando Erik era già asceso al trono.
Altri dettagli circa la sua famiglia possono essere ricavati solo dalle saghe norvegesi e islandesi del XII e XIII secolo, essendo così distanti nel tempo rispetto alla sua vita vanno quindi prese con la dovuta circospezione e il loro valore storico è necessariamente limitato. Harald I è visto come un uomo assai prolifico e poligamo e il numero di figli a lui attribuiti varia da 16 a 20<ref name="Kunin">Historia Norwegiæ, ed. Inger Ekrem and Lars Boje Mortensen, tr. Peter Fisher, Historia Norwegie. Museum Tusculanum Press, 2003; tr. Debra Kunin, A History of Norway and the Passion and Miracles of the Blessed Óláfr. London: Viking Society for Northern Research, University College London, 2001</ref>. Molte opere tacciono circa l'identità della madre di Erik, ma altre, come le saghe islandesi e la Heimskringla, asseriscono che egli fosse figlio di Ragnhildr, figlia a sua volta di Erik sovrano dello [[Jutland]] meridionale. La possibilità che Harald avesse sposato una principessa danese è supportata da alcuni versi attribuiti al poeta [[Þorbjörn Hornklofi]] che elogiano le imprese del re sottoforma di un dialogo fra un corvo e una [[Valchiria]].