Discussione:Alighieri: differenze tra le versioni
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* Egregio censore, penso che la creazione di una nuova voce [[Serego Alighieri]] sia un'ottima idea ma nell'attesa che si faccia vivo un volenteroso martire, disposto a farsi impallinare per questa impresa, era proprio necessario attuare una censura, preventiva e repressiva sulla bibliografia da me proposta? Fra i molti libri da lei considerati pericolosi per la sua visione storica della famiglia Alighieri e Serego Alighieri mi ha fatto molto impressione la soppressione del testo di [[Ippolito Pindemonte]] abituale frequentatore, nel nome di Dante e della libertà, della villa di Garganago in Valpolicella. Pindemonte condivideva con altri patrioti che frequentavano quella villa come [[Aleardo Aleardi]], [[Giuseppe Nicolini]], [[Vincenzo Monti]], [[Bartolomeo Lorenzi]], [[Camillo Ugoni]], l'idea romantica che i discendenti di Dante dovessero avere un ruolo nella costruzione dell'unità d'Italia. Molto curiosa mi è parsa anche la soppressione di alcuni libri scritti dagli esponenti della famiglia Serego Alighieri come quelli di Pietro e di Dante Di Serego-Allighieri che presentano documenti inediti, sia sulla famiglia, sia sulla fortuna critica di Dante. Ancora più curiosa la soppressione dei libri di altri frequentatori della biblioteca conservata in casa Serego Alighieri: [[Ugo Ojetti]] e [[Novello Papafava]], [[Vittorino Colombo]], ai quali si potrebbe aggiungere anche [[Andrea Zanzotto]] e Bruno Bottai Presidente della [[Società Dante Alighieri]], col pericolo però di dover parlare di Pieralvise Serego Alighieri, attuale proprietario della villa e sicuramente da lei considerato non enciclopedico. Per finire mi sembra particolarmente odiosa la censura dei libri nei quali si parla di Brunoro di Serego Aligheri scritti da [[Federico Fellini]], [[Carlo Lizzani]], [[Claudio Fava]].--granet 11:49, 30 apr 2013 (CEST)
* Dispiace che una lievissima ironia sia presa per un attacco personale e rende perplessi la bizzarra opinione di non considerare importante la capacità dei Serego Alighieri di conservare e innovare nei secoli una tradizione culturale così importante per la storia del nostro Paese. Il ruolo di conservazione degli archivi, delle proprietà e dei documenti di Pietro, figlio di Dante, il rapporto personale con gli studiosi, il coinvolgimento della famiglia nelle vicende risorgimentali dovrebbero suggerire un grande interesse pubblico. --granet 13:34, 2 mag 2013 (CEST)
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