Chaim Weizmann: differenze tra le versioni

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== L'azione politica ==
Sin dal [[1901]] assunse la guida del [[Partito Sionista Generale]] (Liberali). Nel [[1917]] riuscì a strappare al Ministro degli Esteri [[Gran Bretagna|britannico]] [[Arthur Balfour]] la omonima [[Dichiarazione Balfour (1917)|Dichiarazione]] che riconosceva agli ebrei il diritto di creare una loro «National Home» in [[Palestina]]. Il [[3 gennaio]] [[1919]] concluse con l'[[Emiro]] [[Faysal I re d'Iraq|Faysal]] (futuro sovrano [[Iraq|iracheno]]) un accordo che impegnava entrambe le parti ad appoggiare le rispettive aspirazioni nazionali. L'accordo si basava sul presupposto, in seguito rivelatasi erroneo, che si sarebbe costituito un unico grande Stato arabo.
 
Lo [[slogan]] era: «Se nascerà un grande Stato arabo potremo lasciare la piccola Palestina agli Ebrei». Quando fu chiaro che le potenze europee, in base al vecchio principio del ''[[divide et impera]]'', non avevano alcuna intenzione di far sorgere un enorme stato arabo, l'Emiro Faysal pretese di avere anche la piccola Palestina. Anche se tale accordo non ebbe delle pratiche conseguenze, fu comunque il primo, e per molti anni l'unico, trattato esistente tra le parti. Dal [[1920]] al [[1931]] guidò l'[[Organizzazione Sionista Mondiale]].