Spinello Aretino: differenze tra le versioni
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[[File:Spinello aretino, santo stefano 01.jpg|thumb|200px|''Santo Stefano'', [[Galleria dell'Accademia]], [[Firenze]]]]
[[File:Spinello aretino, trittico della madonna in trono e santi.jpg|thumb|280px|''[[Trittico della Madonna in trono e santi]]'', [[Galleria dell'Accademia]], [[Firenze]]]]
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== Biografia ==
La sua famiglia era originaria di [[Capolona]]. Fu Luca suo padre, orefice raffinato, che si trasferì in Arezzo dove Spinello crebbe
Senza alcun dubbio fu un sentimento di amor patrio, un desiderio campanilistico di esaltare la città natia, che spinse il Vasari a dedicare una lunga biografia all’aretino Spinello, il quale avrebbe, a suo dire,
A Firenze lavorò accanto al suo maestro nella [[chiesa del Carmine (Firenze)|chiesa del Carmine]] e in quella di [[chiesa di Santa Maria Novella|Santa Maria Novella]], mentre tra il [[1360]] ed il [[1384]] fu attivo soprattutto ad Arezzo, dove istoriò molti cicli pittorici ad affresco, oggi quasi tutti perduti. Resta la ''Crocifissione'' nel [[Duomo di Arezzo]], vicina allo stile dell'Orcagna.
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Nel [[1384]] dopo il sacco della città tornò a Firenze, dove ebbe l'importante commissione delle ''Storie di [[San Benedetto]]'' nella [[sagrestia di San Miniato al Monte]] a [[Firenze]] (dipinte verso il [[1387]]-[[1388]]), dove la composizione è giottesca, mentre la brillantezza dei colori riflette più l'arte contemporanea senese. Al [[1390]] circa risale il frammentario ''[[Matrimonio mistico di Santa Caterina d'Alessandria tra santi]]'' nella [[basilica di Santa Trinita]] a [[Firenze]]. Nel [[1391]]-[[1392]] dipinse sei affreschi, ancora esistenti, sul muro sud del [[Camposanto monumentale|Camposanto di Pisa]] con i ''Miracoli dei Santi Potito ed Efeso'', per i quali ricevette un compenso di 270 monete d'[[oro]]. A quegli anni risale anche il ''[[Trittico della Madonna in trono e santi]]'' della [[Galleria dell'Accademia]], mentre del decennio successivo è il ''[[Santo Stefano (Spinello Aretino)|Santo Stefano]]'' nello stesso museo.
Nella ''Storia di papa Alessandro III'', nel [[Palazzo Pubblico di Siena]] ([[1407]]-[[1408]]) dimostrò una vivace qualità narrativa nelle parti autografe, testimoniando la notevole maturità artistica nell'ultimo periodo della sua carriera o forse anche per l’influenza dello spiritato ed estroso figlio [[Parri Spinelli]] che vi collaborò. Le storie sono una rappresentazione del contributo del pontefice nella guerra di [[Federico Barbarossa]] contro i Comuni italiani.
Ma la cronologia spinelliana, ad onta delle numerose opere datate, è oltremodo incerta, e ciò non deve sorprendere in un pittore in cui le oscillazioni qualitative sono soprattutto in relazione all’importanza della commissione e che rimane, per tutto l’arco della sua attività, sempre fedele al medesimo ideale di aristocratica contenutezza, ad un mondo che già prelude a quello gelido ed astratto di Lorenzo Monaco, in cui si muovono paggi di
== Opere ==
* ''Annunciazione'', all'esterno della [[Chiesa della Santissima Annunziata (Arezzo)|chiesa della Santissima Annunziata]], [[Arezzo]]
* ''Annunciazione'', cappella destra della [[Chiesa di San Domenico (Arezzo)|Chiesa di San Domenico]] ad Arezzo
* ''Polittico con la Madonna col Bambino e santi'', Museo Diocesano di
* ''[[Sagrestia di San Miniato al Monte|Storie di san Benedetto]]'', 1387-1388, sagrestia di [[San Miniato al Monte]], Firenze
* ''Storie di papa Alessandro III'', [[Palazzo comunale (Siena)|Palazzo comunale]], [[Siena]]
* ''[[Matrimonio mistico di santa Caterina d'Alessandria tra santi]], [[basilica di Santa Trinita]], [[Firenze]]
* ''[[Santo Stefano (Spinello Aretino)|Santo Stefano]]'', [[Galleria dell'Accademia]],
* ''[[Trittico della Madonna in trono e santi]]'', [[Galleria dell'Accademia]],
==Bibliografia==
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