La vita è un romanzo: differenze tra le versioni

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Critica
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* [[Michel Muller]]: Bertin
* [[Philippe Laudenbach]]: insegnante
* [[Cathy Berberian]]: infermieranutrice
* [[Marc Adjadj]]:
* [[Nelly Alard]]:
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== Trama ==
Nel film si intrecciano tre storie ambientate in uno stesso luogo, un castello [[liberty]] nelle [[Ardenne]], ma in epoche diverse. A giudizio di [[Paolo Mereghetti]], i film di [[Alain Resnais|Resnais]] «sono forse più difficili da raccontare che da vedere»<ref>[Paolo Mereghetti, «[http://archiviostorico.corriere.it/2008/gennaio/07/Resnais_cerebrale_leggero_intrecciare_tante_co_9_080107047.shtml Resnais, cerebrale e leggero fa intrecciare tante vite]», ''[[Corriere della Sera]]'', 7 gennaio 2008</ref>.
 
Il film si apre con l'annuncio che il conte Forbek fa ai suoi amici radunati per un [[picnic]] il [[3 gennaio]] [[1914]]: ha ereditato una considerevole fortuna e intende utilizzarla per costruire un "tempio della felicità": un castello per sé e per loro, dedicato a Livia, la donna che ama e intende sposare. Lo scoppio della prima guerra mondiale, che coinvolgerà immediatamente le [[Battaglia delle Ardenne (1914)|Ardenne]], interrompe il progetto; durante la guerra Livia sposa Raoul, un ufficiale dell'esercito. Il corpo principale del castello sarà inaugurato nel [[1920]] con un fastoso ricevimento nel corso della quale tutti gli ospiti, fra i quali anche Livia e Raoul, sono invitati a partecipare a un esperimento: dovranno bere una pozione che spazzerà via i loro ricordi, soprattutto quelli dolorosi della grande guerra, in modo da rivivere nuovamente e in felicità l'avvenire. A differenza degli altri, Livia finge solo di bere la pozione, che ha versato in un vaso, e ne osserva gli effetti sugli altri.
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La prima storia si trasforma in tragedia quando Livia, che avendo evitato di bere la pozione ha conservato i suoi ricordi, scopre che Raoul è morto avvelenato e accusa Forbek dell'assassinio. Il convegno sull'"''Educazione della fantasia''" sfocia in un conflitto ideologico scatenato da Élisabeth, una giovane e appassionata insegnante sostenitrice di un suo metodo di insegnamento integrato; fallisce inoltre anche il piano di Nora Winkle di far nascere una storia d'amore tra Élisabeth e Robert. Il convegno si scioglie nel disordine. Il principino della terza storia invece cresce, uccide un drago, salva una fanciulla, rivendica il regno paterno e si propone di inaugurare un regno di amore e di felicità.
 
== Critica ==
La collaborazione fra [[Alain Resnais]] e lo sceneggiatore [[Jean Gruault]] in ''[[Mon oncle d'Amérique]]'' produsse ottimi risultati e spinse il produttore Philippe Dussart a chiedere loro di progettare un altro film insieme. Ne uscì una sceneggiatura originale alla quale contribuirono da un lato gli interessi teorici verso lo studio della felicità, dall'altro l'interesse di Resnais nell'[[Architettura neogotica#Neogotico inglese|architettura inglese del XVIII secolo]] e nei progetti stravaganti di [[William Beckford]], punto di partenza per la creazione del castello di Forbek<ref name="gruault">Intervista a Jean Gruault contenuta nel DVD di ''La vie est un roman'' edito da ''Artificial Eye'', ottobre 2002</ref>.
 
La musica svolge un ruolo importante nel film. Resnais ha utilizzato un alternarsi di dialoghi parlati e cantati; per le scene finali della vicenda ambientata negli [[anni 1980|anni ottanta]] Resnais ha avuto come modello ''[[Le nozze di Figaro]]'' [[mozart]]iane<ref>Intervista ad Alain Resnais in ''Cahiers du Cinéma'', no. 347 (1983); citata in: Emma Wilson, ''Alain Resnais'', Manchester: Manchester University Press, 2006, p. 157</ref>. L'influenza dell'opera lirica del film è evidenziata ulteriormente dalla presenza dei cantanti [[Ruggero Raimondi]], nel ruolo di Forbek, e di [[Cathy Berberian]], nel ruolo della vecchia nutrice.
 
 
== Note ==