Mesrop Mashtots: differenze tra le versioni

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==Vita==
Mesrop Mashtots è natonacque nella città di Hatsekats nella regione di [[Taron (Armenia storica)|Taron]], e morto a [[Echmiadzin]].
Koryun, suo allievo e biografo, scrive che il suo maestro ricevette in gioventù un'educazione non religiosa, e che padroneggiava bene sia il Greco che il Persiano,; ci dice inoltre che a causa della sua saggezza e istruzione venne nominato segretario personale del Re [[Cosroe III]] con il compito di scrivere sia in greco che in persiano gli editti e i decreti promulgati dal sovrano persiano.<br>
Mesrop, però, ad un certo punto sentì il bisogno di avvicinarsi a Dio, e decise di lasciare la corte per prendere i voti e ritirarsi in monastero.<br>
Qui, ci racconta Koryun, visse in povertà, passando notti in preghiera e studiando le [[Sacre Scritture]]; furono questi gli anni che lo prepararono al gravoso compito che lo attendeva e di cui sia il popolo, sia la chiesa, sia lo stato erano così bisognosi: l'invenzione dell'alfabeto armeno.
questi furono gli anni che lo prepararono al gravoso compito che lo attendeva e di cui sia il popolo, sia la chiesa, sia lo stato erano così bisognosi: l'invenzione dell'alfabeto armeno.
 
 
L'Armenia, usuale campo di battaglia per i due imperi confinanti, perse in quegli anni la propria indipendenza, smembrata in due parti, una direttamente dipendente da Bisanzio ed un'altra formalmente indipendente come Regno, ma di fatto sotto il diretto controllo della Persia.
La chiesa armena, seppur influenzata da questi cambiamenti così violenti, non perse la propria unità; anzi, proprio le persecuzioni messe in atto in questi anni, convinsero la Chiesa, i nobili, ed il popolo a rimanere uniti per resistere e non perdere la propria identità, e generarono una intensa attività rinnovatrice.
In questi anni infatti si portarono avanti, la revisione della liturgia e la creazione di una letteratura ecclesiastica e nazionale, l'invenzione dell'alfabeto armeno e la redefinizioneridefinizione dei rapporti gerarchici.
Anzi proprio le persecuzioni messe in atto in questi anni, convinsero la Chiesa, i nobili, ed il popolo a rimanere uniti per resistere e non perdere la propria identità, e generarono una intensa attività rinnovatrice.
In questi anni infatti si portarono avanti, la revisione della liturgia e la creazione di una letteratura ecclesiastica e nazionale, l'invenzione dell'alfabeto armeno e la redefinizione dei rapporti gerarchici.
Il merito di questa intensa attività è da attribuire in grande misura a tre uomini: Mesrop, il [[Patriarca di Armenia]] [[Isacco, Patriaraca di Armenia|Isacco]] e a Re [[Vramshapuh]], succeduto al fratello [[Cosroe III]] nel [[394 d.C.]]
Proprio in quell'anno Mesrop, col benestare del Catholicos di Armenia, [[Sahak Partev]] si mise in viaggio per diffondere il Verbo di Cristo alla popolazione pagana ancora presente nella regione.
Durante la sua predicazione del Vangelo nel distretto di Golthn, dove riuscì a convertire molti eretici e pagani, trovò un grande ostacolo nella mancanza di una lingua scritta che riproducesse i suoni della lingua armena, complicando di molto la comprensione delle Sacre Scritture ai nuovi e vecchi fedeli.
Infatti il Vangelo era scritto in greco, persiano e siriaco, ed era necessaria la presenza di persone che conoscessero queste lingue per tradudurretradurre la Parola di Dio.
Mesrop desideroso di porre rimedio a questo problema decise di coniare un nuovo alfabeto, probabilmente traendo spunto da quello greco, parlò del suo progetto sia al Re che al Patriarca Isacco, dai quali ricevette l'approvazione del suo progetto.
Nacque così il primo alfabeto Armeno, composto da trentasei lettere (altre due lettere vennero aggiunte solo nel XII secolo).
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L'invenzione dell'alfabeto, nel 406, fu l'inizio della letteratura armena, e fu la base su cui si costruì il sentimento nazionale.
San Martino scrisse: " Il risultato del lavoro di Isacco e Mesrop fu quello di separare definitivamente il popolo armeno da quello delle altre popolazioni asiatiche, di fare di loro una nazione distinta, e di rendere più forte l'adesione alla fede cristiana a causa della messa al bando o bollando come profane le lingue che venivano utilizzate dai seguaci di [[Zoroastro]] . A Mesrop noi dobbiamo la preservazione della lingua e letteratura armena; se non fosse stato per il suo lavoro, la gente sarebbe stata assorbita dai persiani e siriani, e sarebbe scomparso come tante nazioni orientali".
Ansioso di poter condividere il suo lavoro, incoraggiato anche dal patriarca e dal re, Mesrop fondò numerose scuole in differenti parti della regione, dove il nuovo alfabeto venne insegnato alle nuove generazioni.
La sua azione non si fermò solo alla parte orientale dell'Armenia.