Periclimeno: differenze tra le versioni
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{{S|mitologia greca}}▼
'''Periclimeno''' è un personaggio della [[mitologia greca]]. Nipote di [[Poseidone]], partecipò alla guerra dei [[Sette contro Tebe]]. Fu lui, secondo alcune fonti, ad uccidere [[Partenopeo]]. Inseguì inoltre [[Anfiarao]] che però, per volere di [[Zeus]], fu inghiottito dalla terra.▼
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'''Periclimeno''' (in [[lingua greca|greco]] Περικλύμενος, ''Periklimenos'') è il nome di due personaggi della [[mitologia greca]].
==Il mito==
* Figlio di [[Neleo]] e di [[Clori]]<ref>[[Omero]], ''[[Odissea]]'', 11,285</ref>, era uno degli [[Argonauti]]<ref>[[Apollonio Rodio]], ''[[Le Argonautiche (Apollonio Rodio)|Argonautiche]], 1,156</ref>. Aveva ricevuto dal nonno [[Poseidone]] la capacità di assumere la forma di qualsiasi animale. Quando [[Eracle]] devastò Pilo, Periclimene si trasformò in ape, formica, mosca, montone, serpente ed aquila per sfuggire alla sua ira, ma Eracle lo colpì con una freccia e lo uccise<ref>Pseudo-[[Apollodoro di Atene|Apollodoro]], ''[[Biblioteca (Pseudo-Apollodoro)|Biblioteca]]'', 1,9,9</ref>.
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==Note==
<references/>
[[Categoria:Personaggi della mitologia greca]]
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