Jules Guesde: differenze tra le versioni

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Per mezzo del suo giornale ''[[L'Egalité]]'' (1877-1883), si impegnò per la diffusione in [[Francia dopo il 1870|Francia]] delle [[marxismo|idee marxiste]]. Nel 1882 fondò con [[Paul Lafargue]] il [[Partito Operaio (Francia)|Partito operaio]] che prenderà il nome di ''Partito operaio francese''.
[[ImmagineFile:Jules Guesde 02.jpg|thumb|right|230px| Jules Guesde alla fine dell'800]]
 
==Primi passi nel giornalismo militante==
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Questi anni sono quelli di una formazione politica progressivamente sempre più spostata a sinistra. A un giornalista del ''Matin'' che nel [[1893]] lo intervistava sul suo itinerario politico, rispose che era diventato repubblicano sotto l'[[Secondo Impero|impero]] leggendo di nascosto ''[[Les Châtiments|Châtiments]]'' di [[Victor Hugo]], [[ateismo|ateo]] leggendo la ''[[Critica della Ragion Pura]]'' di [[Immanuel Kant|Kant]] e infine [[socialismo|socialista]] grazie alla [[Comune di Parigi (1871)|Comune di Parigi]].
 
Si trasferì in seguito per lavoro prima a [[Toulouse|Tolosa]] ([[1868]]) e poi a [[Montpellier]] ([[1869]]-[[1871|71]]); è da qui che critica l'entrata in guerra della Francia nel 1870.
Difende le idee repubblicane sui giornali ''Le Progrès libéral'' di Tolosa e ''La Liberté'' e ''Les Droits de l’Homme'' di Montpellier. Dopo la caduta di Napoleone III, sostiene la nuova Repubblica e soprattutto l'insurrezione della Comune. Fu condannato alla prigione per i suoi violenti articoli e, per sfuggire alla prigione, andò in esilio per qualche mese. Si rifugiò prima in Svizzera e poi in Italia, a [[Milano]], dove visse dando lezioni di francese. È allora che entra in contatto con i militanti della [[Prima internazionale]] (Associazione internazionale dei lavoratori), fondata nel [[1864]]. Inizialmente Guesde fu ostile a [[Karl Marx]], poi gli si avvicinò progressivamente: non tutte le idee di Marx lo convincevano, ma ne approvava caldamente il concetto di ''presa del potere da parte del [[proletariato]]''.