Camillo Astalli: differenze tra le versioni

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Questo inaspettata generosità del pontefice, gli mise però contro la famiglia Pamphilj e in particolare Donna Olimpia, tanto che, complice, una serie di scelte politiche sbagliate, nonché una certa inettitudine a ricoprire incarichi di alto rilievo nella Curia romana, ben presto cadde in disgrazia presso la Corte papale, cosicché il 3 febbraio 1654 fu allontanato da Roma e mandato a reggere la [[Diocesi di Ferrara]]. L'Astalli però non accettò tale incarico e la cosa fece talmente infuriare Innocenzo X che gli revocò tutti i privilegi, annullando addirittura la sua adozione nella famiglia Pamphilj (1655) e lo esiliò a [[Sambuci]]. Alla morte del papa, in segno di disprezzo, l'Astalli si presentò al funerale senza i paramenti a lutto.
 
Il pontefice successivo, [[Alessandro VII]], lo riammise alla corte papale e gli restituì parte dei suoi benefici. Su indicazione di [[Filippo IV di Spagna|Filippo IV]] il 14 luglio 1661 fu nominato vescovo di [[Arcidiocesi di Catania|Catania]], dove morì il 21 dicembre 1663.
 
Grazie al suo interessamento il pontefice Alessandro VII autorizzò la celebrazione con [[rito doppio]] dell'ufficio di [[Sant'Agata]] in tutta la [[Sicilia]].