Chiesa di Santa Maria ai Monti: differenze tra le versioni

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==Storia==
Nel luogo in cui sorge la Chiesa, vi era un antico [[monastero]] del XIII secolo che ospitava una comunità di [[Clarisse]]. All’inizio del [[XV secolo]] in una sala del monastero fu affrescata l’immagine della Madonna con il Bambino e alcuni Santi.
Fu commissionata da [[papa Gregorio XIII]] nel [[1580]] per celebrare la scoperta di un'immagine miracolosa del [[XV secolo]] rappresentante la [[Maria (madre di Gesù)|Madonna]] con i Santi [[San Lorenzo|Lorenzo]] e [[Santo Stefano|Stefano]], trovata nelle rovine di un convento delle [[Monache Clarisse|Clarisse]], immagine che si trova ora sopra l'altare maggiore. Una copia è portata in processione tutti gli anni tra la fine di [[aprile]] e inizio [[maggio]], con data variabile in funzione dell'anno liturgico.
 
Quando la comunità delle Clarisse abbandonò il complesso, le sale del monastero furono adibite sia ad abitazioni che ad altri scopi e addirittura una, come la sala dell’affresco, fu utilizzata come fienile. Ma proprio lì, davanti a questa immagine, un giorno di [[aprile]] del [[1579]] l'edificio fu interessato da numerose scosse, simili ad un terremoto, e tutti gli abitanti pensarono fosse infestato dagli spiriti. Si udì anche una voce che pregava di non far male al bambino: a parlare era stata un affresco rappresentante la Vergine con il Bambino, rinvenuto in una cavità di un muro.
 
La notizia, naturalmente, si sparse per tutta [[Roma]], richiamando un gran numero di persone; iniziarono a verificarsi guarigioni miracolose. Il ripetersi dei miracoli e la gran folla che ogni giorno si accalcava dinanzi alla casa convinsero [[papa Gregorio XIII]] a far rimuovere l’affresco e a dare incarico a [[Giacomo della Porta]], che aveva già portato a compimento la costruzione della [[Chiesa del Gesù]] iniziata da [[Jacopo Barozzi]], detto "Il Vignola", di costruire la chiesa di Santa Maria ai Monti dove custodire l’immagine miracolosa della Vergine col Bambino.
 
La Chiesa di Santa Maria dei Monti fu la seconda chiesa dell’[[Ordine dei Gesuiti]] dopo la chiesa del Gesù, ed anch’essa, come la precedente, costituì il modello sul quale furono costruite migliaia di altre chiese in tutto il mondo.
 
 
Questa immagine era stata trovata nell'[[aprile]] del [[1579]] e subito venerata come Santa dal popolo<ref>M. Armellini, ''Chiese di Roma''.</ref>. Il convento delle Clarisse risaliva al [[1223]]<ref name="M. Armellini, cit.">M. Armellini, ''cit.''.</ref>.
 
==Descrizione==
[[Immagine:Santamariadeimonti2.jpg|thumb|left|220px|Altare con l'immagine miracolosa]]
 
La Chiesa presenta [[pianta longitudinale]], di tipo a [[croce latina]], con tre cappelle per parte, un grande [[transetto]] e un’[[abside]] non troppo sporgente. Sull'altare maggiore è possibile ammirare la miracolosa immagine della Vergine con Bambino a cui si deve l'edificazione della chiesa. Per quanto il Vignola avesse disegnato diverse facciate, il [[Cardinale Farnese]] trovò che nessuna di esse fosse soddisfacente, in quanto riteneva che il progetto della facciata proposto dall’ormai vecchio architetto non riflettesse lo spirito dei nuovi tempi. Scelse così il progetto della facciata del più giovane [[Giacomo Della Porta]], un [[architetto]] la cui buona reputazione era basata sul suo successo nel portare a termine alcuni progetti incompleti di [[Michelangelo]], dopo la sua morte, nel [[1564]].
La chiesa è stata progettata da [[Giacomo della Porta]]. La [[facciata]], restaurata nel 1991-1992, è ispirata al [[Chiesa del Gesù|Gesú]], che è dello stesso [[architetto]]. È su due ordini [[pilastro|pilastri]] [[coprinzio|corinzi]], collegati tra loro da volute. Sopra il portale c'è un'iscrizione dedicatoria. Ai lati nicchie votive. I lavori furono continuati da [[Carlo Lombardi]] e [[Flaminio Ponzio]]. Risalgono a questo periodo le statue del [[1599]] di [[Giovanni Anguilla]] con i quattro profeti maggiori dell'[[Antico Testamento]] che si trovano nelle nicchie della cupola.
 
La chiesa è stata progettata da [[Giacomo della Porta]]. La [[facciata]], restaurata nel [[1991]]-[[1992]], è ispirata al [[Chiesa del Gesù|Gesú]], che è dello stesso [[architetto]]. È su due ordini [[pilastro|pilastri]] [[coprinzio|corinzi]], collegati tra loro da volute. Sopra il portale c'è un'iscrizione dedicatoria. Ai lati nicchie votive. I lavori furono continuati da [[Carlo Lombardi]] e [[Flaminio Ponzio]]. Risalgono a questo periodo le statue del [[1599]] di [[Giovanni Anguilla]] con i quattro profeti maggiori dell'[[Antico Testamento]] che si trovano nelle nicchie della cupola.
 
L'[[abside]] è stata decorata da [[Giacinto Gimignani]] e [[Ilario Casolani]]. Quest'ultimo ha anche dipinto gli affreschi dei quattro evangelisti che si trovano nella cupola e gli affreschi del soffitto che rappresentano l'Ascensione, Angeli e Dottori della chiesa. In ognuna delle otto sezioni della cupola sono rappresentate scene della vita della Beata Vergine di vari artisti, mentre nelle volte e negli archi delle cappelle ci sono stucchi rappresentanti angeli opera di [[Ambrogio Buonvicino]].