Edoardo Toscano: differenze tra le versioni

Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
m fix link
Pèter (discussione | contributi)
modifiche minori
Riga 12:
|Attività = criminale
|Nazionalità = italiano
|FineIncipit = è stato un [[criminale]] italiano e componente di spicco dell'organizzazione malavitosa romana [[Bandabanda della Magliana]]
|Immagine =
}}
Riga 20:
Nato a [[Roma]] il [[10 ottobre]] del [[1953]] nella zona della [[Magliana]], detto ''l'Operaietto'' per la sua abilità nell'industriarsi e di sapersela cavare in ogni circostanza. Da sempre nel giro della malavita comune romana, la sua prima segnalazione per furto avviene all'età di diciotto anni mentre, il suo primo arresto per rapina e tentato omicidio risale, invece, al [[1975]]. Ma la sua permanenza tra le sbarre durerà molto poco: l'[[11 novembre]] dello stesso anno, infatti, è protagonista assieme ad altri undici detenuti (tra cui [[Laudavino De Santis]] detto ''lo zoppo'', [[Nicolino Selis]] e [[Giuseppe Magliolo]]), di un'evasione dal carcere romano di [[Carcere di Regina Coeli|Regina Coeli]].
 
Tornato libero si riunisce alla sua ''batteria'', un gruppo in cui agiscono malavitosi come [[Fulvio Lucioli]] (detto ''il sorcio''), [[Giovanni Girlando]] (''il roscio''), [[Libero Mancone]] e i fratelli [[Giuseppe Carnovale|Giuseppe]] e [[Vittorio Carnovale]] (cognati dello stesso Toscano) che, capeggiati dal sardo [[Nicolino Selis]] stringono un patto d'interesse per riunire le proprie conoscenze e delineare un progetto di compimento di azioni criminose con altre due ''batterie'' capitoline (i “maglianesi” di [[Franco Giuseppucci|Giuseppucci]] e [[Maurizio Abbatino|Abbatino]] e i “testaccini” di [[Enrico De Pedis|De Pedis]] e [[Danilo Abbruciati|Abbruciati]]) che da lì a poco formeranno il nucleo “storico” della [[Bandabanda della Magliana]].
 
=== La Bandabanda della Magliana ===
{{vedi anche|Bandabanda della Magliana}}
Prima azione a cui partecipa in prima persona, il [[7 novembre]] del [[1977]], al rapimento del duca Grazioli che ha luogo nella tenuta di famiglia nei pressi di Settebagni. Spostato in vari covi provvisori, con l'aiuto di un altro gruppo criminale, una piccola banda di Montespaccato con l'intento di gestire al meglio un sequestro che finirà però nel sangue con il duca ucciso per aver visto a volto scoperto uno dei rapitori. Toscano e compagni riescono comunque ad incassare il riscatto di due miliardi che, nella nuova logica ''imprenditoriale'' decisa di comune accordo dall'intera Bandabanda, invece di essere diviso tra i singoli componenti, verrà reinvestito in nuove attività criminali.<ref>[http://archiviostorico.corriere.it/1993/ottobre/05/Cosi_ucciso_duca_Grazioli__co_10_9310054548.shtml Cosi' fu ucciso il duca Grazioli - Il Corriere della Sera]</ref>
 
Il [[25 luglio]] [[1978]] partecipa poi all'omicidio di Franco Nicolini, detto ''Franchino Er criminale'', padrone assoluto di tutte le scommesse clandestine dell'ippodromo di Tor di Valle e le cui attività illegali suscitarono ben presto l'interesse della nascente Bandabanda. Avvicinato mentre si avvia a fine serata verso la sua auto, nel parcheggio dell’ippodromo, Nicolini viene steso con nove colpi di pistola da un gruppo di fuoco formato da [[Giovanni Piconi]] e lo stesso Toscano. L’eliminazione di Nicolini è un passo da gigante per la Bandabanda che, da ora in poi, ha via libera per poter gestire una gigantesca fonte di guadagno.
 
Col tempo, Toscano, riuscì a ritagliarsi un ruolo di primissimo piano all'interno della stessa Bandabanda anche per la sua abilità nell'esecuzione di omicidi e di altre azioni delittuose come si deduce, ad esempio, tra le righe dell'ordinanza di rinvio a giudizio che anticipa il maxi-processo scaturito dalle rivelazioni del boss pentito [[Maurizio Abbatino]] e che consentirono di ridisegnare la mappa dell'organizzazione e di stabilire con precisione ruoli e responsabilità dei vari componenti tra cui, appunto, l'''Operaietto'', chiamato in giudizio ''"perché partecipava ad una associazione di tipo mafioso, avvalendosi della forza intimidatrice del vincolo associativo e delle condizioni di assoggettamento e di omerta' che ne derivano, per commettere più delitti concernenti l'importazione, l'acquisto, la detenzione, la distribuzione, la cessione a terzi di sostanze stupefacenti, specie del tipo eroina e cocaina, nonché concernenti il porto e la detenzione di armi da sparo, comuni e da guerra; per commettere ancora più delitti contro la persona, il patrimonio, la pubblica amministrazione, l'amministrazione della giustizia, la fede pubblica e per realizzare profitti e vantaggi ingiusti; avendo promosso, costituito, finanziato, diretto e organizzato il sodalizio."''<ref name="nottecriminale.wordpress.com">[http://nottecriminale.wordpress.com/2011/11/14/banda-della-magliana-la-vera-storia-in-esclusiva-l%E2%80%99intera-ordinanza-di-sentenza/ Ordinanza di rinvio a giudizio contro la Bandabanda della Magliana]</ref>
 
=== La morte ===
Il [[13 febbraio]] [[1989]] esce di prigione in libertà vigilata. In quel periodo la Bandabanda è ormai divisa da una insanabile frattura per questioni di invidie e di denaro che, da lì a poco, avrebbe scatenato una sanguinosa faida tra il gruppo a cui faceva riferimento Toscano, cioè quello della Magliana e i Testaccini di [[Enrico De Pedis]].
 
Come si legge nell'ordinanza di rinvio a giudizio per il processo ai componenti della Bandabanda: ''"Toscano dopo un comprensibile periodo, anche se breve, di riadattamento alla libertà, sicuramente tenta di riorganizzare le fila del sodalizio criminoso, che già in passato lo ha visto come uno dei capi indiscussi, aiutato in tale compito dai suoi vecchi accoliti. In tale contesto si trova di fronte il De Pedis e il Pernasetti che, unitamente al loro gruppo, si sono già consolidati. È questo un quadro che fotografa esattamente la riottosità dei <<testaccini>> a condividere, con gli altri sodali, le attività nelle quali essi, ormai, hanno pressoché raggiunto il predominio incontrastato: agevolati, in ciò, dalla mancata presenza di coloro che, soli, avrebbero potuto porre un freno a tali eccessi di volontà di dominio."''<ref name="nottecriminale.wordpress.com"/>
 
Toscano, che lamenta a ''Renatino'' soprattutto la mancata assistenza ai detenuti e ai familiari degli stessi, si mette subito alla ricerca di quest'ultimo deciso a farlo fuori per poi fuggire all'estero, subito dopo l'omicidio. Messo al corrente dai suoi delle intenzioni vendicative dell'''Operaietto'' e giocando d'anticipo sul tempo rispetto all'ex amico ed ora rivale, De Pedis escogitò una trappola sapendo che Toscano aveva affidato in custodia una somma di denaro ad un panettiere di [[Ostia (Roma)|Ostia]] (Bruno Tosoni).
Riga 45:
== ''Scrocchiazeppi'' ==
{{vedi anche|Scrocchiazeppi}}
La figura di Toscano ha ispirato il personaggio di ''[[Scrocchiazeppi]]'' nel libro [[Romanzo criminale (romanzo)|Romanzo criminale]], scritto nel 2002 da [[Giancarlo De Cataldo]] e riferito alla vicende realmente avvenute della [[Bandabanda della Magliana]]. Nell'[[Romanzo criminale (film)|omonimo film]] che ne verrà poi tratto, diretto da [[Michele Placido]] nel [[2005]], il personaggio di ''Scrocchiazeppi'' verrà interpretato da [[Daniele Miglio]], mentre nella [[Romanzo criminale - La serie|serie televisiva]], diretta da [[Stefano Sollima]], i suoi panni furono vestiti da [[Riccardo De Filippis]].
 
== Note ==
<references/>
 
== Bibliografia ==
*{{Bibliografia|Bianconi, 2005|{{cita libro|autore=[[Giovanni Bianconi]]|titolo=Ragazzi di malavita|anno=2005|editore=Baldini Castoldi Dalai|id=ISBN 88-8490-516-8}}|lingua=italiana}}
 
Riga 57:
*Biografia della [http://static.repubblica.it/interattivi/magliana/index.html Banda della Magliana] su [[La Repubblica]]
*[http://www.ilcassetto.it/notizia.php?tid=156 La Banda della Magliana dalla A alla Z]
*[http://www.lastoriasiamonoi.rai.it/puntata.aspx?id=591 I segreti della Bandabanda della Magliana] su [[La storia siamo noi]]
 
{{Banda della Magliana}}
 
{{Portale|biografie|Roma}}