Brabham BT46/B/C: differenze tra le versioni

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{{quote|Il perno della ventola nasceva da un prolungamento dell'albero primario del cambio e la ventola stessa era tenuta da due cuscinetti posti sulla culatta. L'aria veniva aspirata tramite un radiatore dell'acqua e il resto era sigillato con bandelle a 45°. Nella parte anteriore del vano era poi stato sistemato una sorta di cuscino di kevlar aderente al suolo, che con la velocità si gonfiava e garantiva tenuta, amplificando l'effetto sigillo.|Ermanno Cuoghi, capomeccanico di [[Niki Lauda]] alla Brabham-Alfa Romeo<ref name="Autosprint, n. 48/2006">Autosprint, n. 48/2006</ref>}}
 
La vettura debuttò al [[Gran Premio di Svezia 1978]], ad [[Circuito di Anderstorp|AndestorpAnderstorp]]:
 
{{quote|Accendiamo la macchina ai box e accade una cosa inquietante. È tanto il risucchio della ventola, che la Bt46 si abbassa e tocca terra da ferma! [...] Per non farla distruggere nelle spanciate, tanto gratta il suolo, togliamo le molle da 1000 libbre e adottiamo quelle da 3000!|Ermanno Cuoghi, capomeccanico di [[Niki Lauda]] alla Brabham-Alfa Romeo<ref name="Autosprint, n. 48/2006"/>}}