Battaglia di Jena: differenze tra le versioni
Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
m ortografia |
|||
Riga 87:
=== Il ''Bataillon carré'' in marcia ===
Napoleone arrivò a Bamberga il [[5 ottobre]], dove due giorni dopo ricevette l'''ultimatum'' prussiano; egli aveva già dato le sue disposizioni e il concentramento della massa della Grande Armata intorno a Norimberga era già stato in gran parte completato alla fine di settembre; si trattava di una forza formidabile di circa 130.000 soldati organizzati in sei corpi d'armata, rinforzati dalla riserva di cavalleria di [[Gioacchino Murat]] e dalla Guardia imperiale, reparti di osservazioni erano stati disposti lungo il Meno e nel Frankenwald<ref name="ReferenceLEF1">{{Cita|lefebvre2009| p. 262|Lefebvre 2009 |harv=s}}</ref>. Inizialmente i confusi movimenti dei prussiani paradossalmente
[[File:Desmoulins - Victoire du maréchal Lannes sur les troupes prussiennes à Saalfeld sur la Saale en Thuringe.jpg|thumb|left|220px|La [[battaglia di Saalfeld]], dove venne sconfitto e ucciso il principe Luigi Ferdinando di Prussia.]]
In un primo momento Napoleone, informato dell'avvicinamento dei prussiani, ipotizzò che volessero dirigere su [[Magonza]] o Würzburg e progettò di bloccarli sul fiume Meno e aggirarli con una vasta manovra sul loro fianco sinistro; ma i prussiani continuarono a modificare i loro piani e arrestarono l'avanzata, quindi l'imperatore decise di passare risolutamente all'offensiva attraverso il Frankenwald per interrompere le loro comunicazioni con la linea dell'Elba<ref name="ReferenceLEF1"/>. Napoleone studiò un magistrale ordine di marcia combinata, distribuendo opportunamente i suoi corpi d'armata in modo da poter mantenere una grande flessibilità operativa e di poter far fronte ad ogni possibile sorpresa del nemico durante il difficile movimento nel territorio irregolare e boscoso<ref>{{Cita|Chandler1993| pp. 16-20|Chandler 1993 |harv=s}}</ref>. In una lettera al maresciallo Soult del 5 ottobre Napoleone descrisse compiutamente la disposizione strategica e la direzione di marcia che aveva ideato per l'armata; parlò di un ''bataillon carré'' di 200.000 uomini che avrebbe permesso di ottenere una schiacciante superiorità di forze "concentrate in un piccolo spazio" e avrebbe potuto attaccare in superiorità numerica il nemico "ovunque egli decidesse di resistere"<ref>{{Cita|Chandler1993| p. 16|Chandler 1993 |harv=s}}</ref>.
|