Provincia di Aosta: differenze tra le versioni

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== Storia ==
Nata nel [[1814]] col nome di ''Divisione di Aosta'', venne soppressa con la [[Fusione perfetta]] del [[1847]] che la inserì nella [[Divisione di Torino]] come ''Provincia di Aosta'', termine da non confondersi con l'attuale dato che nell'ordinamento sabaudo anteriore alla [[Legge Rattazzi]], anche nota come [[regio decreto]] numero 3702 del [[23 ottobre]] [[1859]], la ''provincia'' corrispondeva all'arrondissement e non al [[dipartimenti francesi|dipartimento]].
 
Nel secolo XX la provincia di Aosta fu ricostituita con il [[regio decreto]] n. 1 del [[2 gennaio]] [[1927]], con il quale si riformarono numerose circoscrizioni provinciali. La nuova provincia comprendeva i comuni dei soppressi circondari [[Circondario di Aosta|di Aosta]] e [[Circondario di Ivrea|di Ivrea]], già appartenenti alla [[provincia di Torino]]<ref>[[s:R.D.L. 2 gennaio 1927, n. 1 - Riordinamento delle circoscrizioni provinciali|Regio Decreto Legge 2 gennaio 1927, n. 1]]</ref>. Tale decisione suscitò ben presto un grande malcontento nella popolazione canavesana, che considerò sempre un grave affronto del regime alla propria "italianità" l'essere inglobata in una provincia "artificiale" e "franciosante" con, per giunta, capoluogo [[Aosta]].
 
Essendo stata creata in epoca [[fascista]], la Provincia di Aosta non ebbe mai un Consiglio provinciale, né vi si tennero mai elezioni. L'amministrazione provinciale era retta da una diarchia, composta da un lato dal [[prefetto]] cui facevano capo le funzioni decentrate statali, e dall'altro lato dal [[preside]] che si occupava dell'ente provinciale in sé. Questo dualismo fu visto da [[Mussolini]] come uno dei motivi della crisi del regime, tanto che durante la [[Repubblica Sociale]] decise di superarlo innalzando il prefetto alla carica suprema di [[Capo della Provincia]]. Nella primavera del [[1945]] la provincia cadde sotto l'occupazione della [[Francia]], che non fece mistero dei suoi progetti annessionistici. Per sbloccare la situazione intervenne personalmente il presidente americano [[Harry Truman]] che ordinò perentoriamente il ritiro al generale [[Charles De Gaulle|De Gaulle]], mentre a [[Roma]] la soppressione della vecchia Provincia di Aosta fu decisa dal decreto legge luogotenenziale [[7 settembre]] [[1945]] n. 545. Tale legge fu sottoposta alla clausola sospensiva del termine dell'[[AMGOT]] e del ritorno della provincia sotto la piena sovranità italiana, condizione che si verificò allo scoccare della mezzanotte del [[31 dicembre]] dello stesso anno.
 
La "circoscrizione autonoma Valle d'Aosta", che comprendeva esclusivamente i 73 comuni valdostani e assumeva le funzioni provinciali in quanto non incompatibili col dettato dell'autonomia, con legge costituzionale 26 febbraio 1948 n. 4 divenne [[Regione a statuto speciale|regione autonoma]] a statuto speciale.