Lavoro di cura: differenze tra le versioni

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{{F|professioni|novembre 2009}}
Si definiscono come '''Lavorolavoro di cura''' le pratiche di lavoro [[lavoro domestico]] non formale svolte a favore di [[Dipendenza (persona)|soggetti non indipendenti]], come [[Bambino|bambini]] ed, [[Anziano|anziani]] e [[disabilità|disabile]]. Non essendo [[Retribuzione|economicamente retribuito]], {{il lavoro di cura viene spesso definito come '''responsabilità di cura'''.|Perché viene definito così proprio perché non è retribuito?! Se fosse retribuito non sarebbe una responsabilità?!}}
 
Questo particolare tipo di lavoro comprende una serie di attività che spesso non vengono riconosciute [[Società (scienze sociali)|socialmente]][[Economia|economicamente]] e che hanno luogo nell'ambito delle [[Relazione familiare|relazioni familiari]].
 
Il lavoro di cura è quasi sempre appannaggio della [[donna]]. Raramente il carico e la responsabilità del lavoro di cura viene condiviso dagli altri familiari. Nella maggioranza dei casi, la presenza di un anziano non indipendente, di un bambino piccolo o di un [[diversamente abile]] in famiglia costituisce elemento di criticità ed emerge con forza la difficoltà di far fronte alla situazione. Le risorse a disposizione (umane ed economiche) influenzano fortemente in una direzione piuttosto che in un'altra.
 
Questo lavoro svoltasvolto dalle donne all'interno della propria famiglia non è un lavoro di mercato, e non è socialmente riconosciuto come tale. La "conciliazione" tra lavoro formale e responsabilità di cura è uno dei fattori che determinano la differenza salariale tra uomini e donne. Si stima che, in Italia, le donne percepiscono un reddito annuo tra il 50 e il 70% dello stipendio medio degli uomini.<ref>[http://www.ilsole24ore.com/art/SoleOnLine4/dossier/Economia%20e%20Lavoro/2010/donne-economia/questione-genere/gender-gap-stipendio-minore.shtml?uuid=b0815ce0-2864-11df-800d-74241d6b774c Figlie di uno stipendio minore] Il Sole 24 Ore </ref> Le donne tendono infatti a dedicare al lavoro formale meno ore degli uomini. Ciò avviene a causa del fatto che il lavoro di cura le porta a privilegiare il [[part-time]] e ad essere meno disponibili al lavoro straordinario.
 
All'inizio degli [[anni 1980|anni ottanta]] in Italia, come in altri paesi occidentali, l'aumento della [[scolarizzazione]] femminile e l'introduzione della flessibilità ha aperto alle donne un'ampia fetta del [[settore terziario]] del [[mercato del lavoro]]. L'aumento dell'occupazione femminile, e deboli politiche di sostegno, hanno causato un'urgente domanda di lavoro di cura, ampiamente svolta dall'[[Immigrato|immigrazione]] femminile. [[Colf]], [[Badante|badanti]], [[baby-sitter]]: sono queste ed altre le donne che svolgono il lavoro di cura, in questo caso lavoro di mercato e fortemente mercificato.
 
== Note ==