Battaglia di Moncontour: differenze tra le versioni
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|Tipo=Battaglia
|Nome del conflitto=Battaglia di Moncontour
|Parte_di=della [[Guerre di religione francesi]]
|Luogo=[[Moncontour (Vienne)|Moncontour]] ([[Poitou]], [[Francia]])
|Data=[[3 ottobre]] [[1569]]
|Esito=Vittoria delle truppe realiste (cattolici)
|Schieramento1=[[Ugonotti]]
|Schieramento2=Truppe realiste (cattolici)
|Comandante1= [[Gaspard II de Coligny]]|
|Comandante2= [[Enrico III di Francia]]
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}}
La '''battaglia di Moncontour''' (
== Campagna militare prima della battaglia ==
L’ammiraglio de Coligny proveniente da sud aveva posto l’assedio alla città di [[Poitiers]].
Dopo sette settimane di assedio<ref>L'ammiraglio si era attardato nell’assedio non tanto per l’importanza strategica della città quanto per consentire ai propri mercenari di compensare la mancata corresponsione del soldo con il bottino che sarebbe loro derivato dal saccheggio della città conquistata.</ref>, quando ormai la città stava per essere conquistata, Coligny dovette andarsene a causa del sopraggiungere dell’armata reale che lo intercettò presso la città di [[Moncontour (Vienne)|Moncontour]].
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Le truppe mercenarie dell’armata protestante, prive del soldo pattuito, si rifiutarono di combattere. Indebolita, l’armata protestante fu severamente sconfitta.
Secondo gli storici del tempo l’assalto fu di breve durata ma molto sanguinoso e da parte protestante si contarono dai 6 000 ed i 10 000 fra morti e prigionieri, mentre le perdite nelle schiere dei realisti cattolici le perdite non superarono le 600 unità<ref>Élisabeth Carpentier, ''Les Batailles de Poitiers. Charles Martel et les Arabes. en 30 questions. '' Geste éditions, La Crèche, 2000. Collection dirigée par Jean-Clément Martin, ISBN 2-84561-007-6, p 56</ref>
Come al termine della precedente [[battaglia di La Roche-l'Abeille]] (
Coligny, ferito, riuscì a fuggire verso sud e ricongiungendo le sue forze residue ad altri eserciti ribelli in [[Linguadoca (provincia)|Linguadoca]] ricostituì la sua armata.
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