Prefazione: differenze tra le versioni

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La '''prefazione''' è un [[testo]] che l'[[autore]] di un [[libro]], o altra persona (come ad esempio un [[Curatore editoriale|curatore]]), pone all'inizio dell'[[Opera letteraria|opera]] per illustrarne alcuni profili, quali il contenuto del libro stesso, il metodo di [[Lavoro (economia)|lavoro]] dell'autore, i criteri di giudizio. Essa cambia da edizione a edizione e serve sia a chiarire lo scopo del libro, assicurando una buona lettura del testo e attribuendogli veridicità, che a persuadere il lettore del buon investimento al momento dell'acquisto. Molto spesso vuole dare un'unità al libro, oppure si lega solo ad una novella o a un personaggio specifico (in questo caso si parla di '''prefazione documentativa''').
 
Essa cambia da edizione a [[edizione]] e serve sia a chiarire lo scopo del libro, assicurando una buona lettura del testo e attribuendogli veridicità, che a persuadere il lettore del buon investimento al momento dell'acquisto. Molto spesso vuole dare un'unità al libro, oppure si lega solo ad una novella o a un personaggio specifico (in questo caso si parla di '''prefazione documentativa''').
Dal punto di vista [[tipografia|tipografico]], la prefazione è posta all'inizio del libro, dopo la [[copertina]] e dopo le pagine che dividono questa dal titolo (il [[frontespizio]]) e da una pagina sovente adoperata per una [[dedica]] da parte dell'autore.
 
Dal punto di vista [[tipografia|tipografico]], la prefazione è posta all'inizio del libro, dopo la [[copertina]] e dopo le [[Pagina (carta)|pagine]] che dividono questa dal titolo (il [[frontespizio]]) e da una pagina sovente adoperata per una [[dedica]] da parte dell'autore.
 
La prefazione può essere di tre tipi: