Pietro V d'Aragona: differenze tra le versioni
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Nel [[1458]], fu a fianco del re nella conquista della città [[Marocco|marocchina]] di Alcácer-Ceguer, situata tra [[Tangeri]] e [[Ceuta]] e poi nella spedizione del [[1460]], che portò alla conquista di [[Tangeri]].
Nel [[1463]], fu coinvolto nella guerra civile che si combatteva in [[Aragona]] e [[Catalogna]] contro il re [[Giovanni II di Aragona]]; dopo la rinuncia del re di [[Castiglia]], [[Enrico IV di Castiglia|Enrico IV]], gli fu offerta la corona del regno d'Aragona<ref name=Portogallo/>, per il fatto che Pietro era il nipote di uno dei pretendenti alla [[Corona d'Aragona]], nel [[1410]]<ref name=Portogallo/><ref name=Giacomo/>.<br>Pietro accettò e, nel [[1464]], giunto a [[Barcellona]], fu proclamato, dal consiglio dei Cento, re d'Aragona e conte di Barcellona<ref name=Portogallo/>.<br /> Organizzò il regno e batté anche moneta, ma non riuscì a conquistare il regno di Valencia, dove continuò a regnare il re Giovanni II, che si dimostrò superiore nelle capacità militari, occupando, [[Lleida]], [[Vilafranca del Penedès]], [[Igualada]], [[Cervera]] e [[Tortosa]] e poi sconfiggendo Pietro a [[Calaf]], il 28 febbraio del [[1465]] mentre Pietro riuscì a rompere l'[[assedio di
Pietro morì, per malattia, a [[Granollers]], nel [[1466]] (Secondo i ''Reali del Portogallo'', Pietro, a [[Granollers]], morì combattendo<ref name=Portogallo/>), e fu inumato nella [[chiesa (architettura)|chiesa]] [[arte gotica|gotica]] di [[Barcellona]], [[Santa María del Mar]]<ref name=Portogallo/>, e dopo la sua morte la corona fu offerta al conte di [[Provenza]], [[Renato d'Angiò]].
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