Giuseppe Emanuele Modigliani: differenze tra le versioni

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|collegio =
|incarichi =
* membro della giunta per il regolamento interno (26 giugno 1946 - 4 ottobre 1947)
|sito = http://legislature.camera.it/chiosco.asp?cp=1&position=Assemblea%20Costituente\I%20Costituenti&content=altre_sezioni/assemblea_costituente/composizione/costituenti/framedeputato.asp?Deputato=1d26480
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[[Deputato]] dal [[1913]] fu assai apprezzato per le sue doti dialettiche e la sua notevole preparazione, assunse posizioni anti-[[interventismo|interventiste]] sulla [[Grande guerra]], portando la sua posizione alla [[conferenza di Zimmerwald]].
 
Nella serrata dialettica interna ai socialisti degli [[anni 1920|anni venti]] cercò, senza successo, di evitare la scissione fra [[Riformismo|riformisti]] e [[Massimalismo (politica)|massimalisti]]. Dichiarato decaduto nel [[1924]] assieme agli altri parlamentari dell'opposizione, rappresentò come [[avvocato]] la parte civile nel processo relativo all'omicidio di [[Giacomo Matteotti]], quando ormai il [[fascismo]] si consolidava al potere.
 
Insieme alla moglie Vera intraprese la via dell'[[esilio]], continuando la sua attività di propaganda [[antifascismo|antifascista]] e divenendo rappresentante italiano all'[[Internazionale socialista]].
 
Rientrato in Italia, con la salute assai compromessa, fu membro della [[Consulta nazionale]] e della [[Assemblea Costituente della Repubblica Italiana|Assemblea Costituente]]. L'[[11 gennaio]] [[1947]] partecipò alla scissione di [[Palazzo Barberini]] divenendo presidente del [[Partito Socialista dei Lavoratori Italiani|PSLI]] (divenuto poi [[Partito Socialista Democratico Italiano|PSDI]]).
 
== Collegamenti esterni ==